Questa volta sarà davvero l’ultimo, anzi l’ultimissimo atto che porrà fine ad una stagione da mille e una notte. E per il Brebbia di mister Martusciello si spera che anche questa domenica, proprio come le ultime, sia da incorniciare ed esporre come un quadro di vanto indescrivibile in un ipotetico “Museo Gialloblù”, fatto in primis di una storia umile. Perché non ci si può stancare nel dire che Brebbia ad inizio anno si è “solo” concentrata sul lavoro, senza darsi obiettivi così grandi, ma provando a crescere e diventare squadra, dimostrandosi all’altezza passo dopo passo.
E’ stato così il percorso di Soldati e compagni, mettere un piede davanti all’altro e andare avanti, dritti, su una strada diventata luminosissima ma tutta da scoprire, che con la vittoria in questa finalissima potrebbe voler dire Promozione. E la strada Brebbia è passata da una prima tappa, il terzo posto in campionato, da una seconda, ovvero il primo turno playoff giocato in casa e pareggiato con il Cas, che è valso come una vittoria per il miglior piazzamento in classifica, da una finale di girone a Gorla, dove il trionfo è nato soprattutto dalla testa e da una forma fisica invidiabile per essere nella post season, nonchè da un terzo turno playoff, dove la chiave del successo la si è trovata nel cuore; perché se vinci 1 a 0, subisci gol al 92’, ti prolunghi fino ai rigori, non può essere un caso o solo fortuna, quelle energie per mandare in rete il pallone più vibrante dell’anno, o per tenerlo stretto fra le mani nonostante appaia imprendibile, puoi trovarle solo dentro di te, e puoi trovarle solo lì, dove sono le emozioni e la passione a farla da padrona.
Non smetterà di battere quel cuore, anzi di fronte all’Ome, squadra bresciana qualificatasi grazie ad un’infinita serie di calci di rigore che l’ha vista imporsi sulla Triestina, avrà un motivo ulteriore per farlo: tenere il ritmo di centinaia di tifosi che per novanta minuti o magari di più, sosterranno i propri ragazzi, e che ancora una volta saranno numerosissimi. Anche perché il sorteggio questa volta ha sorriso alla compagine varesotta, e domenica l’appuntamento sarà alle ore 16 in via Garibaldi, dove il pubblico delle grandi occasioni, che non si è certo risparmiato nelle trasferte di Gorla e Barzago, presenzierà all’appuntamento dell’anno.
Caro Brebbia, nonostante queste mille fatiche, non è ancora il momento di tirare il fiato, non è ancora il momento di guardare a cosa si è fatto fino ad oggi, è solo il momento di divertirti e far divertire ancora un po’, è il momento di affrontare quell’ultimo tratto di strada, sempre in salita, e di fare un altro passo, ancora uno per la vetta: fino ad oggi è stato tutto bellissimo, ma sai che spettacolo da lassù?
Mariella Lamonica