Nell’arco di pochi anni sarebbe stato messo ko da una grande nevicata. Quella sera del marzo 1980, però, il Palazzone dello sport di San Siro era lo scenario ideale per accogliere migliaia di tifosi varesini e canturini: s’apprestavano a vivere un derby in edizione lusso, la finale della Coppa delle Coppe. Da una parte l‘Emerson di Dodo Rusconi; dall’altra la Gabetti con coach Valerio Bianchini.

Certo, la memoria va anche ad altre superprestazioni biancorosse: per esempio, alle vittorie al Pianella all’epoca, in verità bianco e azzurra, della Divarese di Joe Isaac capace di scorribande tra le lamiere dei rivali… Oppure al primo successo in assoluto di Varese contro Cantù. Occorre risalire alla primavera del 1946. Nell’albo d’oro della Pallacanestro Varese il primo risultato evidenziato in rosso fu proprio una vittoria contro i canturini! Un risultato che, a un anno dal via dell’attività, valse immediatamente la promozione nel massimo campionato, con la conquista del titolo lombardo di serie B.

Ritorniamo, però, alla serata tardo invernale del 1980. Varese aveva in regia Aldo Ossola all’ultima partita europea; con lui Bob Morse, naturalmente Dino Meneghin, un buon Usa quale Bruce Seals. E in più un ragazzo di 22 anni: Alberto Mottini, eccellente tiratore che quella volta toccò l’apice della carriera.
Formidabile fu il suo duello con un fromboliere ancor più giovane. Era il diciottenne Antonello Riva, che con Pierluigi Marzorati componeva un reparto guardie ad alto livello.
Mottini garantì un ottimo supporto offensivo, contrastando il trentello di Riva con i suoi 22 punti; gli stessi di Morse. Al successo, giunto dopo un supplementare, diede poi un contributo decisivo Seals, miglior realizzatore dell’Emerson con 26.
Quella sera, sotto la volta del Palazzone di San Siro, Varese vinse un altro trofeo continentale; tanto più bello per i suoi tifosi perché conquistato battendo gli arcirivali canturini.

Antonio Franzi