Sporting Bellinzago, una piccola-grande realtà (diecimila abitanti) che nel giro di dieci anni ha realizzato un sogno che adesso però rischia di sfumare sul più bello; a tenerlo vivo però c’è il Varese Calcio che, fondendosi col club novarese, realizzarebbe a sua volta il desiderio di tornare ai professionisti. Il presidente dello Sporting Bellinzago è Antonio Massaro, solido patron che detiene la Tecnova, azienda fondata nel 1982 che si occupa della produzione di macchinari e impianti di riciclaggio delle materie plastiche. La squadra, partita nel 2006 in Terza Categoria, ha compiuto una vera e propria scalata culminata quest’anno con l’approdo in Lega Pro. Nello scorso campionato lo Sporting guidato in panchina da Alessandro Siciliano, il suo vice è l’ex biancorosso Carlo Prelli, ha vinto il Girone A della Serie D a discapito della Caronnese, squadra che poi a sua volta ha vinto i playoff e che dunque ha buone possibilità di essere ripescata.

Sporting bellinzagoIl Bellinzago però si è reso conto di non essere in grado di reggere da solo la categoria per una serie di motivi, vuoi il discorso economico, vuoi anche il problema dello stadio che non è a norma per la categoria e non c’è la disponibilità del Comune di sostenere le spese necessarie al restyling; troppo oneroso inoltre il trasferimento al “Piola” di Novara. Che fare allora? L’idea è quella di fondersi col Varese e di giocare le partite casalinghe al “Franco Ossola”. “Questa è l’unica opzione che scongiurerebbe la nostra rinuncia alla Lega Pro e la perdita del titolo sportivo” ci spiega il direttore generale nonché braccio destro di Massaro, Mauro Turino.
Le due realtà si sono subito messe in moto, fondamentale è stata la regia dell’avvocato verbanese Luca Scolari, e ieri hanno annunciato di aver trovato l’accordo. Tuttavia non basta perché serve il sì della Figc che non è così scontato.

“Se si sono mossi avvocati, commercialisti e notai credo proprio che ci siano buone probabilità che la cosa vada in porto – il parere di Turno -. L’operazione è stata definita nei dettagli e abbiamo presentato tutto. Adesso aspettiamo la risposta. Qualche ostacolino c’è, ma crediamo di aver trovato la soluzione”.
Da regolamento la fusione è possibile tra due realtà della stessa provincia e a comuni confinanti di province diverse, ma della stessa regione. Bellinzago è in provincia di Novara, ovvero in Piemonte. L’ostacolo però sarebbe possibile aggirarlo spostando la sede del club a Lonate Pozzolo, comune confinante con Bellinzago che però è in provincia di Varese. La Federazione valuterà il tutto e si esperimerà entro breve: entro il 30 giugno dovrà essere effettuata l’iscrizione al campionato di Lega Pro. In caso di sì, la nuova realtà nascente manterrà la categoria più alta (la vecchia Serie C).

Come ha reagito la cittadina alla notizia? “Sicuramente i nostri tifosi non sono contenti, ma ne erano consapevoli e accetteranno la soluzione. Siamo disposti a mettere a loro disposizione un pullman che tutte le domeniche li porti alle partite. Si tratta di una trentina di appassionati, la nostra è una realtà piccolissima”.

L’unione fa presupporre ad un grosso cambiamento a livello dirigenziale e di organigramma. Massaro entrerà in società detenendo delle quote, la struttura sarà sicuramente più snella e a questo punto area tecnica e staff potrebbero subire uno scossone. Si vocifera che come direttore sportivo possa rimanere Domenico Cicciù, attuale ds dello Sporting, mentre l’allenatore difficilmete sarà Siciliano. Le parti sono pronte, ora la palla passa alla Federazione.

Elisa Cascioli