La A.S.D. Valceresio Arcisatese Audax è una delle società emergenti nel panorama dei settori giovanili del Varesotto. Attualmente la società di Arcisate conta circa 300 tesserati e vanta un buon numero di formazioni divise tra le varie categorie di età. L’attenzione in questi anni non è stata posta solo sulla capillare copertura del territorio, ma anche sul rinnovamento delle strutture a disposizione e sull’ottenimento di risultati che certificassero la qualità del lavoro svolto.

Allievi 2000 valceresio in festa per qualificazione ai Regionali“Siamo nati nel 2010 come società di puro settore giovanile – racconta Roberto Prini, direttore sportivo di Allievi e Giovanissimi – legata all’Arcisatese, poi ci siamo ricostituiti come società unica. Dalla nostra fondazione il numero di iscritti è quasi triplicato, passando da 130 ai 300 ragazzi attuali. C’è grande entusiasmo e soddisfazione per quello che abbiamo fatto finora perché riteniamo di aver lavorato molto bene sul territorio, facendoci conoscere”.

“A livello di strutture – prosegue Prini – è stato fatto molto. Le gare vengono quasi tutte giocate al Peppino Prisco, che quest’anno è stato dotato di un campetto a cinque in sintetico per le partite dei più piccoli e per il riscaldamento degli incontri di campionato. Sotto la tribuna abbiamo realizzato un salone per feste interne: è completamente piastrellato e riscaldato ed è diventato il cuore pulsante delle nostre manifestazioni extrasportive. Ci si può trovare lì per mangiare e per stare insieme”.

Le postazioni della Valceresio, però, non sono limitate al principale campo sportivo di Arcisate. “Stiamo sistemando l’illuminazione – aggiunge Prini – del campo Rainer, vicino alla cava di Arcisate, così ci potremo mandare i più grandi alla sera. A disposizione per gli allenamenti abbiamo il campo di Brenno e quello della scuola elementare Schwarz. Inoltre c’è il campo di Bisuschio, in cui si disputano le partite di campionato di Giovanissimi ed Esordienti. Comunque, anche loro si allenano nelle altre tre strutture. A Brenno abbiamo raddoppiato gli spogliatoi, abbiamo messo in piedi il bar e abbiamo creato una zona per la segreteria e le riunioni”.

Una tale attività di costruzione e programmazione ha portato ad un mutamento nella mentalità societaria, sempre in un’ottica di miglioramento. “La scorsa estate abbiamo cercato di fare un piccolo passo in avanti – spiega Prini – alla ricerca dei risultati. Non fini a sé stessi, precisiamo, ma come conseguenza del lavoro che viene svolto. Lavoravamo benissimo con Pulcini ed Esordienti, ma poi i nostri giocatori venivano adocchiati da altre società nelle categorie agonistiche e finivamo per pagare dazio. Per questo ci siamo posti come obiettivo qualche risultato che, in pratica, significa categorie regionali. Crediamo che una società del genere abbia il dovere di provare a raggiungere dei traguardi”.

Allievi 2001valceresioGli obiettivi sono stati raggiunti molto in fretta e alcune delle formazioni della Valceresio hanno già avuto successo nei campionati provinciali. “A maggio abbiamo ottenuto la Regionale B – conferma Prini – con la Juniores dopo aver vinto il campionato provinciale. Ora siamo a metà classifica e abbiamo come obiettivo la salvezza anticipata. Domenica scorsa gli Allievi 2000 si sono conquistati il raggiungimento del girone regionale con la vittoria sulla Malnatese. Siamo orgogliosi di questi traguardi, frutto del lavoro costante e capillare che svolgiamo già dalla scuola calcio. È il primo passo verso la crescita che ci siamo prefissati”.

A proposito di attività sul territorio, la Valceresio collabora anche con asili e scuole della zona. Il Progetto Bimbo è partito un anno fa ed è stato confermato per questa stagione dopo il grande successo della prima edizione. Al sabato mattina bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni svolgono attività motoria con gli istruttori Francesco Toniolo e Riccardo De Rocchi nella palestra di Cuasso al Piano. Un’altra testimonianza di come la Valceresio punti fortemente a diventare un punto di riferimento calcistico per tutta la valle.

Filippo Antonelli