Ai giocatori e allo staff tecnico della Pallacanestro Varese abbiamo rivolto cinque domande a tema natalizio:

1) Qual è il regalo più bello che hai ricevuto a Natale?
2) Cosa vorresti per questo Natale?
3) Cosa non può mancare sulla tua tavola?
4) Chi vorresti con te il 25 dicembre?
5) Hai programmi per l’1 gennaio?

ALEKSA AVRAMOVIC
«Il regalo più bello che ho ricevuto sono state le mie primissime scarpe da basket: ero ancora un bambino e i miei genitori mi regalarono delle Converse. Le ricordo con grande affetto e sono tuttora molto grato per quel regalo, in qualche modo ha segnato il mio futuro! Per questo Natale, invece, il regalo sarà la mia fidanzata che verrà a trovarmi. Io a lei il regalo lo devo ancora prendere, ma non diteglielo… ho ancora qualche giorno per scegliere in fondo! Prima di quest’anno ho sempre trascorso il Natale in Serbia e mangiavo cibo tradizionale del mio paese. Questa volta andrò al Bologna: ci vado spesso a mangiare e mi sono sempre trovato bene. So che non mi deluderanno!»

DOMINIQUE JOHNSON
«Nella vita del giocatore professionista mancano veramente i momenti passati con la famiglia, per cui direi che il regalo di Natale più bello è quando riesco a trascorrere quel giorno con mia moglie. Non voglio niente di materiale quest’anno, solo un po’ di salute per me e per la mia famiglia! Per quanto riguarda il cibo, non ho mai avuto delle abitudini particolari legate al Natale. A casa mia è sempre stato più che altro un giorno per stare tutti assieme, senza per forza mangiare qualcosa di tradizionale».

MATTEO CANAVESI
«Se devo citare un regalo che mi ha reso particolarmente felice, il pensiero va sicuramente a quando ero bambino e per Natale mi presero Telepiù! Quest’anno come regalo di Natale mi accontenterei di un po’ di tranquillità in più rispetto al periodo che stiamo vivendo. Mi piacerebbe avere con me la mia fidanzata, che purtroppo quest’anno non riuscirà ad esserci. Cosa mangerò? Qualsiasi cosa mi passi davanti, senza alcuna distinzione! Per Capodanno invece nessun programma particolare, il 2 siamo di nuovo in campo».

O.D. ANOSIKE
«È difficile pensare ad un regalo preciso che mi sia piaciuto più degli altri, ma se proprio devo dirne uno sceglierei il mio primo computer. Stavolta invece mi piacerebbe tanto una cintura di Gucci, di quelle con la G davanti! So che ci sono molti tradizioni natalizie per quanto riguarda il pranzo e che variano da paese a paese, ma onestamente a me basta che ci sia del buon cibo sulla tavola. Mi piacerebbe invece che ci fosse qui la mia famiglia».

ERIC MAYNOR
«Quand’ero bambino mi fu regalata una bicicletta della Mongoose: una BMX con le ruote grandi, la canna obliqua e il manubrio in alto. Me la ricordo ancora, non ho dubbi che sia quello il più bel regalo che abbia mai ricevuto! Adesso non ho desideri particolari: sono uno che apprezza sempre chi si ricorda di me e perciò accetto qualsiasi cosa. Il pranzo di Natale per me è come quello del Thanksgiving, con il tacchino e un gran numero di portate di accompagnamento».

NORVEL PELLE
«Se ripenso alla mia infanzia e ai regali che mi hanno fatto negli anni, sono due quelli che mi sono piaciuti più degli altri. Quando avevo sei anni ricevetti una macchinina radiocomandata, che mi ha accompagnato lungo tutta la mia vita: ce l’ho ancora e me la porto sempre dietro! A dieci anni, invece, mi fu regalato il mio primo canestro. Che regalo vorrei quest’anno? Niente, sono troppo vecchio per i regali! A pranzo non mangio niente di particolarmente diverso rispetto agli altri giorni dell’anno».

Filippo Antonelli
Michele Marocco
(Foto Blitz – Genuardi)