Se all’inizio della stagione ci avessero detto che avremmo assistito a una Varese così, probabilmente non ci avremmo creduto. E invece con la vittoria – forse insperata – su Minsk arriva il secondo successo in trasferta consecutivo. Soprattutto, recuperando da un –13 che sembrava un abisso a pochi secondi dalla fine. E’ la vittoria di tutto il gruppo, e qui sta il timbro vero e proprio di Moretti. Perché ognuno ha un suo posto e sa alla perfezione i suoi compiti. E se sgarri, ti viene dato del tempo per “pensare”. Come successo a Wayns, andato fuori giri nella ripresa e panchinato. E viene fuori il concetto di squadra: aiutare gli altri ad arrivare dove non si riesce da soli. L’esempio di Davies è lampante: lento per quasi tutta la partita, viene fuori nel momento del bisogno e piazza i punti decisivi. E nonostante una rotazione ridottissima di 7 effettivi, Moretti riesce a sfangarla ancora una volta, e anche bene. E i 20 giorni del 2016 regalano ai biancorossi tutt’altra squadra rispetto a quella degli ultimi mesi del 2015. Un gruppo dove le difficoltà sono uno sprone per andare avanti. E adesso la situazione in Coppa è molto buona: Varese è appaiata con Larnaca a 7 punti. Chissà cosa sarebbe successo a Cipro senza l’imbambolamento collettivo…

Ma poco male, perché il match point arriverà mercoledì prossimo a Masnago, quando l’Aek sfiderà i biancorossi ai quali basterà vincere di 5 punti per avere la certezza del primato del girone. E agli ottavi è molto probabile trovare il Gaziantep, squadra che non ha voluto cedere Stone a Varese. Ed è significativo che Varese abbia trovato la quadratura del cerchio proprio nel momento di maggior difficoltà ed emergenza. Domenica ci sarà Milano, e l’Openjobmetis ci arriva con tanta voglia. Kangur si sta dimostrando il miglior acquisto, e insieme agli altri due baltici migliora anche i compagni di squadra. Adesso si fa strada una convinzione: che la Varese di Moretti in Coppa può arrivare lontano, raggiungendo ad una salvezza molto tranquilla in campionato. Anche perché coi ritorni di Cavaliero e Campani si potrà rifiatare un po’ di più. Senza Molinaro, che oggi si è accasato a Ravenna, perchè lo stesso Campani tornerà arruolabile. E se arrivasse quella tanto cercata aggiunta sul perimetro, non sarebbe davvero male. Il mercato è in stand-by, anche perché i risultati non mettono fretta alla dirigenza. Se arriverà un sostituto di Galloway, sarà qualcuno che potrà dare una grossa mano. Quantomeno per cercare di arrivare in fondo alla Fiba Cup, con la quale ci si può togliere molte soddisfazioni, anche economiche. Ma molto dipenderà da questo possibile nuovo arrivo.

lu.mastro.