LA LEONESSA – Una squadra di Brescia nella massima serie mancava dalla stagione 1987/1988. Per affrontare la Serie A1, la Leonessa ha scelto di puntare principalmente su veterani del basket italiano. C’è anche un ex di Varese, Marco Passera (5.5 minuti di media), che svolge il ruolo di playmaker di riserva. Volti noti della pallacanestro tricolore sono anche i fratelli Luca Vitali (9 punti e 6.4 assist) e MicheleVitali (9.5 punti), così come il centro Alessandro Cittadini (5.7 minuti) e l’ala americana David Moss (10.1 punti e 5.4 rimbalzi). Proprio Moss, che a Siena e Milano si fece apprezzare per le abilità in difesa e al tiro dagli angoli, è stato il maggiore protagonista del successo del club durante gli scorsi playoff di A2.
A completare il gruppo degli italiani ci sono Davide Bruttini (8.7 minuti) e FrankoBushati (9.3 minuti), mentre tra gli americani ci sono altri due giocatori già visti in Italia: Jared Berggren (7.7 punti e 4.9 rimbalzi), centro ex Cantù e Trento, e il lungo Christian Burns (20 punti totali nelle sue prime due gare con Brescia), che giocò a Montegranaro durante la stagione 2012/2013. I due elementi più talentuosi sono il tuttofare Lee Moore (17 punti, 6.7 rimbalzi e 2.6 assist), rookie di appena 21 anni, e l’esperto Marcus Landry (18.6 punti e 4.6 rimbalzi). La Leonessa ha giocatori in grado di portare sul campo un basket ragionato e di sistema, ma non ha un roster particolarmente profondo e ha quindi grande bisogno dei punti di Moore e Landry nei momenti in cui l’attacco fatica a girare.

Marcus-LandryOCCHIO A – Marcus Landry, nato a Milwaukee l’1 novembre del 1985 è il fratello più giovane di Carl Landry, che ha giocato dieci stagioni in NBA. Marcus ha mosso i primi passi nel basket alla Harold S. Vincent High School e ha poi frequentato la prestigiosissima University of Wisconsin. Ha giocato con i Badgers per quattro stagioni, collezionando traguardi su traguardi: ha disputato quattro edizioni del torneo NCAA e ha vinto i playoff della Big Ten nel 2008. Dopo l’università ha tentato la carta NBA: è riuscito a giocare 18 partite con le maglie di New York Knicks e Boston Celtics.
Dal 2010 ha iniziato a girare il mondo: Porto Rico, Francia, Spagna, Cina, Venezuela e di nuovo Spagna. Nella penisola iberica ha trovato stabilità ed è rimasto in Liga per tre stagioni consecutive, corredate da una doppia cifra complessiva di media e dal 40% dall’arco. All’estate 2016 risale l’approdo a Brescia. Landry è un grande attaccante e un buon tiratore da tre punti, anche se tende ad essere piuttosto solista ed accentratore.

Filippo Antonelli