La retrocessione dalla C1, amarissima e per certi versi devastante, è alle spalle. E da pochi giorni sono alle spalle anche otto anni di solida collaborazione che avevano proiettato il Basket Casorate Sempione verso ottimi campionati di serie D e C2. E da pochi giorni sono alle spalle, chiusi, finiti, anche i rapporti di “sintonia” professionale e cestistica con la coppia Speroni-Barbera. Così Casorate si trova punto e a capo…
“Al punto di partenza e – dice Walter Sartori -, con una bella patata bollente che, in qualità di Presidente del club, da qualche tempo mi sto passando di mano in mano cercando di trovare in fretta delle soluzioni per uscire da un tunnel nel quale, nostro malgrado, ci siamo ritrovati”.
Perchè “nostro malgrado”?
“Perchè l’abbandono di due amici come Carlo Speroni e Tiziano Barbera, rispettivamente nostro general manager e main sponsor negli ultimi anni ci lascia, per dirla tutta, a terra. Del resto, dopo tanti anni di buona collaborazione non era nemmeno possibile trattenerli e chieder loro di rinunciare alla forte attrazione rappresentata dal ritorno a casa al Basket Busto. Tuttavia, come ovvio e comprensibile, questa nuova situazione cambia completamente i nostri orizzonti e ci costringe a pensare al nostro futuro in modo decisamente diverso. Così, dopo un primo momento di scoramento, non nego che confrontandomi coi miei collaboratori avevamo anche pensato di chiedere l’autoretrocessione e ripartire dalla serie D”.
Invece?
“Invece – continua Sartori -, col passare dei giorni abbiamo preso una decisione: proveremo a girare gli ultimi eventi in positivo e useremo questa occasione come un momento di crescita per tutta la società ma, soprattutto, per il nostro settore giovanile. Per queste ragioni ci siamo affidati a coach Andrea Anilonti il quale, dopo un paio di stagioni trascorse ad allenare i giovani, torna alla guida della prima squadra con il ruolo di protagonista assoluto e capo carismatico del nuovo progetto: “sbarcare” in C2 con un gruppo molto “verde”, formato in gran parte da Under 18 cui speriamo di affiancare cinque senior che avranno il compito di dare consistenza tecnica, mentale, esperienza e, più di tutto, un importante supporto educativo. Insomma: ci piacerebbe trovare giocatori senior in grado di svolgere il compito, davvero fondamentale, di “maestri”. Di tecnica, di pallacanestro, di comportamento in palestra e in spogliatoio. In tre parole: maestri di vita. Certo – commenta sincero il presidente del team gialloblu -., sappiamo che da qui in avanti sarà dura come il ferro e non sarà facile, nè semplice, reperire giocatori del genere, in particolare se, è il nostro caso, non ci sono soldi da mettere sul tavolo. Però, chissà che il nostro desiderio un po’ folle, certamente fuori dai canoni in una categoria sempre più composta da “mercenari” senza bandiera, non trovi realizzazione. Io e coach Andrea Anilonti ci contiamo…”.
Intanto, alla voce seniores, su chi potete contare in questo momento?
“Purtroppo, a tutt’oggi, nessun nome certo. Speriamo di ripartire da Turano, classe ’96, che per svariati motivi – è un prodotto del nostro settore giovanile; ha avuto esperienze significative al Legnano Basket; ha talento e qualità; è anche istruttore nel nostro minibasket -, vorremmo che fosse la pietra angolare del nostro progetto futuro e anche, nonostante i vent’anni, il leader del gruppo che sta nascendo. Ricominciare da uno dei “nostri” – conclude fiducioso Sartori -, avrebbe molto, molto più senso”.

Massimo Turconi