Una notizia che era nell’aria da giorni e che è stata ufficializzata in seguito alla sconfitta sul campo del PAOK: Paolo Moretti non è più l’allenatore della Pallacanestro Varese. La sua esperienza biancorossa si è conclusa dopo una stagione e mezzo, nonostante il suo contratto prevedesse la possibilità di allungare la sua permanenza fino all’estate del 2018. La stagione 2016/2017 è stata disastrosa per il coach toscano: 17 sconfitte maturate in appena 24 partite.

Ecco il comunicato ufficiale pubblicato dalla società: “La Pallacanestro Openjobmetis Varese comunica con dispiacere di aver sollevato Paolo Moretti dall’incarico di capoallenatore della prima squadra. Il club biancorosso nel ringraziare Paolo Moretti per il lavoro svolto alla guida della Pallacanestro Varese gli augura le migliori fortune per il prosieguo della sua carriera.
Claudio Coldebella, direttore generale Pallacanestro Openjobmetis Varese: «Sono estremamente dispiaciuto nel salutare Paolo, un allenatore e una persona che stimo molto e che tanto ha fatto per Varese. È stata una scelta difficile presa però per il bene della squadra con la speranza che questo cambiamento possa risollevare le sorti della stagione”.

Anche la passata stagione non era iniziata sotto i migliori auspici per l’ex coach di Pistoia, ma c’era stata l’attenuante di un roster inadeguato e mal costruito. Dopo alcuni cambi di assetto e in particolare con gli arrivi di Kuksiks e Chris Wright, Varese aveva cambiato marcia e aveva salvato la faccia. Poi era arrivata la trionfale cavalcata fino alla finale di FIBA Europe Cup, persa contro Fraport. Nell’ambiente, a quel punto, si respirava fiducia nell’allenatore e nella possibilità di allestire un roster competitivo per il doppio impegno.

Invece, nonostante le sensazioni estive fossero positive, la squadra non è mai decollata e si è rivelata di fatto più deludente di quella che aveva iniziato la scorsa annata. Moretti è finito sul banco degli imputati perché la Openjobmetis non ha mai cambiato marcia. Troppo spesso piatta e in balìa degli eventi, incapace di reagire ai parziali degli avversari. Si contano sulle dita di una mano le prestazioni positive dei biancorossi, tra cui rientra – ironia della sorte – la trasferta di Salonicco, ultima gara della gestione Moretti.

L’impressione, però, è che il risultato della partita in Grecia non potesse mutare un giudizio che i dirigenti avevano già espresso. Il tempo accordato a Moretti era già scaduto dopo la trasferta di Trento, uno dei punti più bassi della prima metà di stagione. Per provare a restituire dignità ad una stagione desolante i vertici della società si ritiene stiano pensando ad Attilio Caja, che due anni fa condusse fino al termine del campionato la disgraziata armata del Poz.

Filippo Antonelli