Scelta sofferta, ma inevitabile. Elia Luini, arrivato a 37 anni, era voglioso di disputare la sua quinta Olimpiade e invece il vogatore varesino, ancora tesserato per la CC Aniene, ha annunciato il suo addio alla Nazionale. Lo ha fatto sul web attraverso il sito canottaggiomania.com. Luini chiarisce che il suo saluto ai colori azzurri non è collegato alla sua scelta di buttarsi in politica con l’adesione alla lista civica che sosterrà Davide Galimberti (candidato sindaco del centrosinistra a Varese).

Questa in sintesi la sua carriera: un argento alle Olimpiadi di Sidney 2000 e quattro titoli mondiali tra i Pesi Leggeri. Allori conquistati tutti nel doppio Pesi Leggeri, tranne il primo successo iridato, nel 1998 appena diciannovenne, nel 4 di coppia leggero. Poi le medaglie ai Campionati del Mondo: sempre sul podio tra il 2005 (4 senza PL) e il 2013 (2 senza PL), a eccezione del 2007. Un oro (2011) e un argento (2009) agli Europei, sempre nel doppio PL: questa in estrema sintesi, la carriera internazionale di Elia Luini, 37enne vogatore varesino ancora in forza al CC Aniene.

“Avevo un’ottima considerazione relativamente alla nuova area tecnica – dice – ritenendo che gli attuali allenatori, assieme al dottor La Mura, potessero costituire un valore aggiunto per noi Atleti”. E invece?La Mura non è quasi mai presente in occasione dei raduni e ha affidato la squadra a semplici esecutori dei suoi programmi, non a figure tecniche capaci di personalizzare gli allenamenti a seconda delle reali esigenze. Allenatori ritornati in auge a distanza di anni che però non si sono resi conti che il Canottaggio si è evoluto in loro assenza. Guarda, a differenza di nazioni che sono all’avanguardia sotto il profilo dei sistemi di allenamento e delle tecnologie, è come se noi girassimo ancora con Windows 95…”.

Luini parla dei risultati insoddisfacenti dei Pesi Leggeri:Zero medaglie ad Aiguebelette, zero medaglie ai Mondiali nell’intero quadriennio in barca olimpica. E’ poi difficile che a volte non si facciano due pesi e due misure, o che anche involontariamente non esistano favoritismi, in una realtà dove i tecnici responsabili dei gruppi sportivi militari hanno anche ruolo di coordinamento o comunque importante collaborazione nei settori olimpici”.
Ad esempio?:Vincenzo Abbagnalecontinua Luini -: dopo aver saltato tre volte i controlli anti-doping, il figlio del Presidente, in attesa di giudizio, è ancora in Nazionale e partecipa regolarmente ai raduni federali”.

Perché l’anno scorso accettasti di salire sull’otto Pesi Leggeri? “Per rimanere nel giro e puntare alle Olimpiadi di Rio nell’anno successivo. Ma ho capito che per me ormai non c’era più spazio. In Federazione, mi troverebbero da ridire sul peso, sul mio modo di vogare. Ho quindi preferito scegliere di non essere preso in giro”.
E il futuro? “Sto lavorando insieme a mio papà, vorrei affiancarlo nell’attività con la sua azienda di grafica. Ho sempre vissuto di sport: vorrei continuare a farlo anche se non sarà la mia fonte primaria di guadagno”.

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