E’ varesino ma non è un “ex” e domenica, contro il Varese, giocherà forse solo uno scampolo di partita per i postumi di un infortunio: Jonathan Broggini, classe 1985, il Figo (Luis Figo) di Inveruno, è alla sua settima stagione con i gialloblù; si è guadagnato la fascia di capitano trascinando la squadra, con 34 reti, alla marcia trionfale che, nella stagione 2012/2013, ha riportato la società  del patron Roberto Simonini in serie D dopo mezzo secolo. La storia calcistica di Broggini,  nato ad Albizzate, è singolare: cresciuto nella Juve Domo, ebbe la sua grande occasione quando fu acquistato dall’Inter, ma la sua esperienza nelle giovanili nerazzurre durò un solo anno; Jonathan, però, invece di mollare, ricominciò dalla terza categoria, a Sumirago, per arrivare alla Sommese, con la quale ottenne la promozione in Eccellenza  per poi passare, con il presidente sommese, all’Inveruno, la società che è diventata la sua casa. Stupisce il fatto che un “doppio ex”, Giuliano Melosi, non abbia pensato a lui quando, due stagioni fa, passò dalla guida dei gialloblù a quella del Varese dei record in Eccellenza, visto che Broggini, dopo le 34 reti messe a segno nella stagione della promozione in serie D, è andato sempre in doppia cifra anche nel più impegnativo campionato di quarta serie. A differenza  dell’attaccante varesino che non ha mai giocato nel Varese, il brianzolo Stefano Truzzi  ha alle spalle lunghi anni di militanza nelle giovanili biancorosse e ha al suo attivo anche una presenza nel campionato di serie B, prima che il fallimento lo lasciasse svincolato. Un altro ex biancorosso, Marco Gaeta, ha detto addio all’Inveruno alla fine della scorsa stagione per passare alla Sanremese, mentre è sempre attivo nello staff gialloblù, con l’eterno ruolo di viceallenatore, Paolo Pacciarotti, assistente di Mario Beretta negli ottimi campionati di serie C disputati dal Varese di Binda e Milanese.

L’Inveruno, fondato nel 1945, subito dopo al fine del secondo conflitto mondiale, non ha mai incrociato il Varese in gare di campionato ma ha incontrato di recente i biancorossi in ben due amichevoli disputate il 7 aprile di quest’anno, avversari i biancorossi dell’ex allenatore inverunese  Melosi, e il 30 luglio, quando, nel pieno della preparazione precampionato, i gialloblù saggiarono le potenzialità della nuova compagine diretta da Ernestino Ramella. L’amichevole dello scorso aprile al “Franco Ossola” ebbe uno svolgimento anomalo: in vantaggio di tre reti a 20’ dal triplice fischio (reti di Ciappellano di testa al 10’, di Zanaboni e di Demasi, dal dischetto, nella prima metà della ripresa), gli ospiti si abbassarono e diminuirono il ritmo consentendo la “miracolosa” rimonta biancorossa, maturata grazie a una rete di Becchio e a una doppietta di Marrazzo, il quale sfiorò addirittura il gol del 4 a 3 in due occasioni. Finì in parità anche l’amichevole disputata a Inveruno lo scorso 30 luglio: a una rete di Bosio nel primo tempo rispose Viscomi nella ripresa. Domenica prossima però sarà tutta un’altra storia, con i padroni di casa allenati da Achille Mazzoleni vogliosi di ottenere la prima vittoria dopo i pareggi con Borgosesia e Cuneo nelle prime due giornate di campionato e il Varese deciso, pur nel rispetto dell’avversario, a tornare a casa con i tre punti per  mantenere il comando del girone A che condivide con la Pro Sesto.

                                                                                                                                                                                        f.b.