Martino Caliaro è uno a cui piacciono le grandi sfide. Il 26enne di Cittiglio, infatti, è pronto a superare se stesso, a migliorare quel primato che ha stabilito lo scorso 27 dicembre. Nel 2015 Caliaro è salito al Cuvignone con la sua bicicletta per ben 250 volte, ora, entro il 31 dicembre 2016, vuole toccare addirittura le 300 ascese. E’ questo il traguardo che si è posto da qualche mese e, caparbio, si è già messo all’opera mantenendosi fedelissimo alle sue rigide tabelle di marcia.

L’obiettivo che ti sei prefissato è ambizioso, ancora più di quello dell’anno scorso. Quante volte hai già raggiunto la vetta del Cuvignone?
“Ad oggi, sono 142 le scalate che ho compiuto e proprio poco fa ne ho terminata una. Il mio intento è quello di arrivare al 30 giugno, ovvero a metà anno, avendo superato quota 150, in perfetta media. Sicuramente ce la farò, non ho dubbi, e poi mi concederò qualche giorno di meritata vacanza”.
Come è nata l’idea di raggiungere il Cuvignone per così tante volte?
“Nel settembre del 2015 mi sono accorto di aver già scalato il Cuvignone 198 volte e mi sono riproposto di arrivare a 250. Pedalare per me è una passione e sono riuscito a centrare il mio intento”.
Martino Caliaro (1)Sei già arrivato a 142 volte nel 2016; quando hai iniziato a inseguire il nuovo record di 300 passaggi?
“Ho festeggiato le 250 volte il 27 dicembre, mi sono dato una pausa durante le festività natalizie ma il 6 gennaio ero già in sella sulla mia inseparabile bicicletta. Ho fatto quella salita di quasi 10 km e di 1046 metri di dislivello da Cittiglio alla cima del Cuvignone con qualunque tempo atmosferico, dalla neve, alla pioggia, al sole cocente. Ormai la conosco a menadito e capita spesso che la faccia anche 2 se non tre volte al giorno”.
Quanto tempo ci impieghi?
“Il mio miglior tempo è di 33 minuti, ma in media ci metto 34/35 minuti. Per fortuna il mio lavoro mi permette di avere tempo da dedicare a questa passione un po’ insolita, ma che mi dà tante soddisfazioni”.
La routine della scalata è sempre la stessa o, per cambiare un po’, ti inventi modi diversi per arrivare in cima?
“Recentemente ho voluto adottare una nuova tecnica e ho coinvolto un mio amico che è salito davanti a me in moto. Io ho tenuto il suo ritmo di 16/17 Km/h”.
Il 27 dicembre scorso ti ha accompagnato per gli ultimi metri anche la tua ragazza Maria Teresa. Cosa ne pensa di questa tua sfida?
“Anche lei è appassionata di bicicletta e nel 2015 è venuta con me sul Cuvignone sulle due ruote almeno un centinaio di volte. Ora è a quota 90, circa, ed è decisa a continuare a farmi compagnia in qualche mia scalata così da arrotondare il suo personale record”.
Questo tuo hobby ti ha portato a farti conoscere e ti ha permesso di incontrare tante persone.
“La gente spesso mi riconosce e mi fa i complimenti. Se in settimana ci sono pochi ciclisti sull’ascesa verso il Cuvignone, sabato e Martino Caliaro (4)domenica quella strada è molto battuta da altri amanti della bicicletta e ormai sono diventato ‘famoso’. Quest’anno, inoltre, ho fatto stampare anche una maglia personalizzata che ho regalato ai miei amici. Devo ringraziare per questo e non solo per questo gli sponsor che mi sono vicini; si tratta della ditta in cui lavoro ossia la ILMA Plastica, la Premiata Pizzeria della Motta di Varese, il Buba’s di Luino, l’Ambulatorio Veterinario di Ternate,  la Pizzeria La Lampara di Laveno Mombello, Agostino Giglio Imbiancature, Alex Acconciature, MC Bici Varese e La Provincia di Varese”.

Laura Paganini
(foto di Luca Mutti)