Quilici in studioPochi giorni fa, venerdì 29 gennaio, è arrivata nella sede dell’Hockey Club Varese una lettera dalla Federazione ticinese hockey ghiaccio in cui è stato ufficializzato un provvedimento di radiazione ai danni della società varesina per “il reiterato mancato pagamento delle fatture e delle quote sociali nonché dall’assoluto menefreghismo in merito alla corrispondenza inviata”. Un fulmine a ciel sereno per il club giallonero che partecipa sì a campionati della federazione elvetica ma solo per quanto riguarda i Piccolo e i Bambino per i quali l’obbligo di iscrizione alla Swiss Ice Hockey scatterà soltanto con la stagione 2016/17.
Per chiudere una vicenda che potrebbe destabilizzare ulteriorimente i Mastini, il presidente Davide Quilici ha scritto di suo pugno una lettera che pubblichiamo integralmente di seguito.

 

L’H.C. Varese, al fine di evitare errate interpretazioni e strumentalizzazioni già in corso da parte di terzi estranei ai fatti, in merito alla missiva proveniente dalla Federazione Ticinese Hockey Ghiaccio, datata 29 Gennaio 2016, in cui si ufficializza la radiazione dalla Swiss Ice Hockey, per presunte quote associative non regolarmente saldate comunica che:
“L’A.S.D. Hockey Club Varese essendo affiliata alla F.I.S.G. (Federazione Italiana Sport del Ghiaccio), per Statuto Federale, non può partecipare né partecipa attualmente a campionati nazionali di altri Stati, pertanto non si è iscritta a Leghe o Federazioni appartenenti alla Confederazione Elvetica”.
Come si evince chiaramente dal punto due della già citata missiva, l’Hockey Club Varese, al pari di altri Club italiani e lombardi, partecipa solo ai campionati Piccolo e Bambino della Federazione Ticinese per i quali l’iscrizione alla Swiss Ice Hockey sarà prevista solo dalla stagione agonistica 2016/2017, pertanto, non si comprende come possa essere radiata una società sportiva italiana regolarmente iscritta alla F.I.S.G. (Federazione Italiana Sport del Ghiaccio), da una Federazione Estera a cui non è affiliata.
Riteniamo, inoltre, doveroso sottolineare che i nostri oltre 90 tesserati del settore giovanile e l’impegno costante che l’Hockey Club Varese focalizza verso lo sviluppo di questa disciplina rappresentino il segno più tangibile rispetto a quanto riportato dal Rappresentante della Federazione Ticinese.
Siamo fermamente convinti che “le precise e concrete garanzie per il [nostro] futuro” debbano essere trasmesse ai nostri atleti, ai genitori, ai tifosi e più in generale a tutti gli stakeholder a noi vicini e non ad una Federazione Sportiva Straniera che unilateralmente e senza previa comunicazione ha divulgato un comunicato che riteniamo denigratorio.
Inoltre, crediamo che la stessa lettera faccia emergere un problema generale rispetto a tutte quelle realtà italiane che per sviluppare il proprio settore giovanile partecipino ai campionati Piccolo e Bambino promossi dalla Federazione Ticinese e che, se vorranno proseguire questa attività anche la prossima stagione dovranno, stante la comunicazione datata 29/01/2016, lasciare F.I.S.G. (Federazione Italiana Sport del Ghiaccio) ed “emigrare” aderendo alla Swiss Ice Hockey. Ritenendo questo punto un tema dirompente per tutte le società italiane e per l’interno movimento hockeistico Nazionale, l’Hockey Club Varese ha già mosso rilievo formale verso la F.I.S.G. (Federazione Italiana Sport del Ghiaccio) perché possa tutelare tutti i diritti delle società a lei affiliate.
In merito a quanto sopra esposto, l’A.S.D. Hockey Club Varese, certa della correttezza dei propri comportamenti e sicura che sarà chiarita in tempi brevi e positivamente la propria posizione, agirà in tutte le opportune sedi a tutela dei propri interessi.

L.P.
(foto Luca Mutti)