Cambiando l’ordine degli allenatori il risultato cambia sì, ma fino ad un certo punto. È la proprietà commutativa della panchina tigrotta che produce il primo punto dell’esperienza di Angelo Mastropasqua. Un risultato accolto con moderata soddisfazione: “Pari giusto. Siamo partiti bene con un buon giro palla. Poi abbiamo concesso un po’. Nel finale abbiamo provato a vincerla senza successo“. Ma come, non si doveva vincere? Il (ri)esordiente mister biancoblu preferisce guardare al bicchiere mezzo pieno: “Non conoscevamo il risultato dell’AlbinoLeffe ma abbiamo giocato contro un’ottima squadra. Il campo non era bellissimo ma sono contento del risultato. Abbiamo fatto bene“.

Dall’altra parte William Viali la prende con un po’ meno di filosofia: “È un’occasione persa. Abbiamo giocato sotto i nostri livelli. Dovevamo capitalizzare meglio il vantaggio. La Pro Patria? Rispetto all’andata c’è sicuramente più qualità“.

Espressione di (mezza) delusione anche per il diciottenne portiere Armand Demalija: “Era un bel tiro ma forse si poteva prendere. Se voglio migliorare devo pensare di parare anche quelle“. Inevitabile tornare all’esonero di Pala: “Sono cose che capitano nel calcio. Ringrazio lui oltre al preparatore Rasori per la mano che mi hanno dato a crescere. Noi però ora dobbiamo pensare a fare gruppo. Non abbiamo nulla da perdere e bisogna dare tutto sino al termine della stagione“. La personalità c’è, come dimostra la possibile convocazione con la Nazionale albanese: “Il mio procuratore ne ha parlato con Paolo Tramezzani ma devo ancora crescere parecchio e, soprattutto, devo giocare“. La Gorga permettendo, da qui alla fine, forse ce ne sarà la possibilità.

Giovanni Castiglioni

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