Nonostante la vittoria, Melosi non è pienamente soddisfatto della prestazione dei suoi. O meglio, è felice solo a metà. “Nel primo tempo non mi è piaciuta la squadra, non abbiamo fatto quello che sappiamo fare e la colpa è solo nostra. Abbiamo sbagliato troppi disimpegni e giocate facili, ma all’intervallo mi sono fatto sentire e si è visto il risultato. Nella ripresa abbiamo giocato bene, non abbiamo mai rischiato”. La chiusura è sulla squadra, che ormai vince da tredici partite consecutive: “Nel girone di ritorno siamo cresciuti tanto – dice Melosi -, anche se stasera nel primo tempo abbiamo fatto la prestazione più brutta degli ultimi mesi. Ma poi ho rivisto la mia squadra”.

Di umore decisamente più euforico è invece Carmine Marrazzo, che stasera ha siglato il suo trentesimo gol in campionato. “Non si è visto lo striscione? – dice ridendo il bomber -, dobbiamo ringraziare il mio amico Capelloni che ha avuto l’idea, e fin dall’inizio era d’accordo con il gruppo del Terzo Tempo”. Trenta sono davvero tanti, e il conteggio continua: “Mi sono laureato, non ce l’ho fatta prima ma ci riesco in campo… La dedica è a tutti i compagni e allo staff, mi sopportano sempre”. Precisiamo: trenta e lode non è il voto di una laurea, ma eventualmente di un esame, ma stasera in particolare perdoniamo volentieri il bomber…

Riesce a sorridere Panigada, che da solo ha dato ben più di un grattacapo alla difesa varesina. “Siamo durati finchè abbiamo potuto – ammette il centravanti -, poi è andata come è andata. Mi piace molto giocare qui, nonostante il pubblico mi beccasse un po’. Ho cercato di portare almeno un punto alla squadra ma non ce l’ho fatta, non era facile”. Da qualche partita l’Arconatese sta scivolando sempre più giù in classifica, sintomo di una situazione non facile: “E’ da circa dieci sfide che regaliamo gol, poi è dura rimontare. Magari gli obiettivi della società sono cambiati con il mercato di dicembre…”.

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Luca Mastrorilli