Melvin Johnson, presentato ufficialmente alla stampa nel primo pomeriggio, è felice di essere a Varese: “Le prime impressioni sono ottime. Grande città, ottimo cibo, amo questo posto. L’ho già detto più volte che sono molto felice, qui tutto è molto accogliente sia i tifosi che la società. La squadra è molto compatta e sono certo che potremo fare bene. Un posto ideale per un giocatore come me”.

Cosa ti aspetti da Varese e da questa stagione per poter fare bene? “La cosa più importante da fare è ascoltare per imparare. Il livello del campionato è molto alto e quindi devo sempre dare il massimo per fare bene e crescere”.

L’importanza di Maynor nella scelta di venire qui? “Avevo deciso indipendentemente da Eric. Poi, appena ho firmato, mi sono sentito spesso con lui per sincerarmi che anche lui facesse parte della squadra”.

Le tue caratteristiche? “Sono un tiratore, ma non guardo mai allo scorer come obiettivo primario. Se posso tiro dalla lunga, ma se devo fare una penetrazione non mi tiro indietro, cerco sempre la miglior soluzione per andare a canestro”.

L’infortunio è alle spalle, la condizione migliora ad ogni impegno e i minuti giocati nelle ultime competizioni lo testimoniano. Gli piace, appena può e a ha tempo, andare in bici e nuotare. Ama guardare la Tv ed è molto legato alla sua famiglia, con mamma e la sorella si sente spesso con alzate improponibili vista la differenza di fuso orario. Quattro anni fa era stato in Italia e lo aveva colpito il cibo italiano che ama e che anche qui a Varese trova veramente eccezionale. I pizzoccheri, conosciuti in ritiro in valtellina, sono il suo piatto preferito.

Sulle altre formazioni del campionato dice: “Mi sono informato parlando con gli altri miei compagni per sapere quali fossero le squadre più forti e i campi più difficili dove giocare. Milano, Sassari sono le mie favorite, sicuramente squadre da primi posti”.

Michele Marocco