Moretti è ovviamente rilassato quando arriva in sala stampa, anche se guarda più il bicchiere mezzo pieno evidenziando gli errori dei suoi che non godersi la rotonda vittoria della sua Openjobmetis:
“Era una partita che per primo ho fatto fatica a gestire a livello di tensione sia nel prepararla sia nell’avvicinamento in questa giornata. Ho Fatto molta fatica a trasferire serenità ai miei collaboratori e giocatori e penso che i miei ragazzi l’abbiano sentita perchè siamo entrati contratti e abbiamo fatto tanti errori piccoli e tante disattenzioni nel corso della gara. Di questo me ne dispiaccio, ma era anche un dazio da pagare. Detto ciò, è stata una gara in cui siamo riusciti a difendere alti perchè Caserta ci aveva impressionato con mani buone e tanti punti nelle mani. Abbiamo pensato di tenere alto il ritmo offensivo e l’abbiamo fatto, seppur non con la lucidità che vorrei. Nel corso della gara ci siamo scoperti un poco, Pelle è stato molto bravo sotto i tabelloni e il risultato di squadra è certamente positivo. Il rammarico grande è la pulizia di certe superficialità viste in campo che sono legate a troppa voglia di fare. Ciò ci porta a regalare vantaggi che i nostri avversari non si meritano”.
Ha influito ripensare alla gara di un anno fa?
“Le cose successe l’anno scorso non portano punti di vantaggio seppur devo ammettere che i giornalisti di Caserta in settimana hanno puntato parecchio su ciò. Secondo me questa Caserta è più tattica, tecnica e talentuosa rispetto a quella di 12 mesi fa. Nessun paragone è possibile con l’anno scorso. La nostra tensione era solo per la prima di campionato in casa e per avere due trasferte in campionato a Sassari e Milano che rendevano questa gara molto importante per noi dato che non siamo ancora così consistenti in questo momento della stagione”.
Una Varese comunque da corsa.
“Si corre se si è in condizione, se controlli i rimbalzi, se difendi due metri più avanti. Tutte le cose dette prima sono state consequenziali al ritmo alto che abbiamo tenuto quest’oggi. Alcuni nostri errori han inciso sulla gara: aperture sbagliate, palle perse, qualche attacco non sfruttato a dovere. Abbiamo tirato con percentuali non straordinarie e penso abbiamo potenzialità interessanti per fare meglio di così”. 
Ha avuto impatto anche la panchina.
“Questa deve essere  l’arma in più per noi. Abbiamo un roster profondo con ruoli diversi e equilibri precisi. Poter attingere a Bulleri come un chirurgo che fa cose preziose in pochi minuti ne è l’esempio. Sono contento di avere giocatori con lo spirito giusto per entrare anche per pochi minuti e dare loro apporto. Dobbiamo migliorare anche nell’esser più pronti a dare il nostro contributo”.

Dell’Agnello analizza in maniera schietta la gara disputata dai suoi sotto il Sacro Monte:
“La vedo semplice. Noi diciamo da tempo che siamo in ritardo di condizione e oggi questa cosa l’abbiamo pagata cara. Abbiamo fatto molta fatica in attacco e, in più, metto l’accento sulla difesa. Noi stiamo costruendo una difesa con delle regole che oggi sono spesso saltate. Con Reggio l’abbiamo mascherato, mentre Varese ha scoperto questo nostro punto debole realizzando oltre 90 punti. In più, se aggiungiamo che ho qualche giocatore leggermente fuori forma ecco fatto il succo della partita”.

Matteo Gallo

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