È stata la vittoria del gruppo, e Moretti fa trapelare la sua felicità per la gara: “Abbiamo vinto una gran bella partita, molto importante e molto dura in cui i dettagli facevano la differenza. Ringrazio tutti i miei giocatori, dal primo all’ultimo. Chi ha giocato di più e chi di meno. Quando le stelle si mettono al servizio dei giocatori meno ‘attori protagonisti’, è sempre bello. È stato un grande regalo ai nostri tifosi e al nostro club”. Ferrero è stato sicuramente un fattore della gara, anche per la sua capacità difensiva anche sui lunghi avversari. “Nel prepartita – svela Moretti – gli ho detto che avrebbe giocato un po’ da due, un po’ da tre, un po’ da quattro e un po’ da cinque. Lui non solo mi ha detto che andava bene, ma mi ha detto che se avessi voluto avrebbe preso la scopa e pulito vicino alla panchina. È per questo che ho parlato dell’atteggiamento. Chiunque era pronto al lavoro sporco, abbiamo portato a casa il risultato”. Campani alla fine non ha giocato, ma forse per mercoledì sera sarà pronto: “Speriamo – dice Moretti -, ma non siamo sicuri. Oggi sicuramente non era nelle condizioni di andare in campo a darci una mano, vedremo”.
Dall’altra parte, coach Bucchi è ovviamente deluso, e tira le orecchie ai suoi: “Parto dalla fine. Trotter – ha detto – era un po’ spaesato: è arrivato venerdì mattina ed è più che giustificato. È molto difficile calarsi in una realtà completamente nuova, ha fatto fatica. Il nostro problema attuale è che non peschiamo molto bene dalla panchina. Abbiamo un altro assetto ed un’altra dimensione, ma la cosa che più mi preme sistemare è avere un contributo migliore dalla panchina, perché i cinque del quintetto vanno bene. Bisogna che tutti quanti diano un contributo, e stasera ci è mancato questo”.
E alla fine della partita si vede Adrian Banks, grande ex mai dimenticato: “È da questa mattina – ci ha detto – che ho sensazioni che non riesco a spiegare. È speciale giocare per una squadra come questa, e si è visto dall’accoglienza che mi hanno tributato. È molto bello far parte della tradizione della Pallacanestro Varese e lasciarmi far parte di questa tradizione. Sono felice, è come una famiglia”. Appena il palazzetto ha sentito il suo nome, è esploso in un grandissimo applauso: “Anche se non gioco più qui, i tifosi continuano a sostenermi in questo modo. È stato bellissimo il saluto che mi hanno fatto all’inizio della gara”. I tifosi di Varese sognano un ritorno di Banks, magari già per l’anno prossimo. L’americano non chiude la porta, anzi: “Ho sentimenti verso questo posto che non svaniranno mai, anche quando finirò di giocare. Ho ancora qualche anno da giocare e mi piacerebbe tantissimo ritornare un giorno, se la mia carriera mi porterà qui. Avessi l’opportunità, direi sicuramente di sì”.
Luca Mastrorilli
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