Quando dicevamo che probabilmente sarebbe stata la settimana più importante della stagione non andavamo abbastanza lontano. Mercoledì Varese si è qualificata per i quarti di Fiba Cup, mentre fra Torino e Trento ha messo una serissima ipoteca sulla salvezza, ormai ad un passo. La vittoria di ieri vale doppio: la stessa Torino ha perso, così come Pesaro e Capo D’Orlando: la classifica è molto più tranquilla e si può guardare al futuro con serenità. Facendo un serio pensierino alla coppa, per la quale è stato praticamente ingaggiato Nemanja Bezbradica, lungo che darà ulteriore profondità al roster di Moretti e aiuterà in allenamento. E in una partita come quella di ieri in cui tutti hanno fatto bene, il vero protagonista è stato proprio il coach. Da tempo lo diciamo: il vero valore aggiunto di questa squadra è lui. È stato capace di gestire i momenti più difficili – ad esempio l’assurda sconfitta contro Capo -, e adesso sta cavalcando l’onda dei risultati positivi, dando continuità ad una squadra che non più tardi di sei giorni fa ha perso un elemento fondamentale come Faye. Non era facile assorbire un colpo del genere – in molti temevano un’implosione – ma Moretti ha saputo isolare la squadra e fare di questo uno sprone: ha avuto ragione. E giuriamo che anche lui si stia divertendo: ormai fra lui e il pubblico si è instaurato un rapporto speciale, come testimoniano i suoi gesti durante la partita. Fra i giocatori scegliamo di spendere due parole su Davies, che con il suo partitone e il suo pazzesco 38 di valutazione è quinto nella classifica delle migliori prestazioni del campionato. Già mercoledì aveva giocato a questi livelli, e la sensazione è che da quando non c’è Faye si sia maggiormente responsabilizzato, pur dovendo per forza di cose cambiare il suo gioco, rendendolo ancora più interno. I mezzi li ha, e si sta giocando anche una possibile riconferma per l’anno a venire.

Ma in generale ha vinto il gruppo, come testimoniano gli strappi decisivi di Wayns, le triple di Cavaliero e Kuksiks, la prima bomba in campionato di Ferrero, la difesa di Campani e l’infallibilità al tiro – e non solo – di Kangur. A cui vanno aggiunti i 10 assist di Wright, decisivo come ormai ci ha abituato ad essere nonostante qualche calo fisiologico preventivabile. I dieci cioccolatini ai suoi FullSizeRendercompagni sono il record di assist per l’Openjombetis in stagione, e il decimo miglior dato della A dall’inizio dell’anno. Sono solo numeri, ma dicono di un grande impatto sulla squadra, che ora si coccola il suo playmaker. Wright ha espresso la sua felicità su Twitter, ridendo del fatto di “non essere riuscito a segnare un canestro neppure a pagarlo” (solo 1/8 al tiro), pur avendo poi smazzato 10 assist. Oggi Wright è volato a casa in permesso per abbracciare la sua neonata secondogenita, e tornerà mercoledì. A proposito di play, in questi giorni si valuteranno le condizioni di Varanauskas, ieri out per una sospetta lesione al dito della mano.

lu.mastro.