Dopo lo sfortunato epilogo in coppa, Varese torna in pista per tentare l’aggancio ai playoff. E lo fa con una partita molto particolare: il derby contro Cantù. Nelle fila biancoblu milita una vecchia conoscenza dell’Openjobmetis: Roko Ukic. Il croato con Varese ha giocato 9 partite, in cui spesso è risultato decisivo per la squadra di Moretti, e i tifosi se ne sono presto innamorati. Ma la storia ha avuto un epilogo deludente per i biancorossi: anche dopo la dimostrazione d’affetto degli A4 sventolati al PalaWhirlpool, Ukic ha deciso di non rinnovare il contratto, per cercare fortuna altrove. E un mese dopo, ecco la sua firma per Cantù. Dopo aver saltato la gara d’andata, domani sera Ukic ritroverà la sua vecchia squadra: “Varese arriva da un momento particolare – ci ha detto -, e da partite difficili in Fiba Cup. Negli ultimi 10 giorni ha giocato tantissimo: vedremo chi avrà più energia da mettere in campo. Domani, poi, non è un turno normale come ogni domenica: psicologicamente e fisicamente è tutto diverso”.

E nonostante i due mesi passati a Varese, Ukic non prova particolare emozione a incrociare i biancorossi: “Diciamo che è una gara abbastanza speciale. Però ho cambiato dieci squadre nella mia carriera, e a Varese ho giocato un paio di mesi, non sei anni. Sono grato per quello che mi hanno dato, ma ormai è passato. Ho avuto alcune ragione sia professionali che personali che mi hanno portato a lasciare Varese. Domani giochiamo contro, sarà comunque divertente”. L’addio di Ukic ha dato adito a svariate congetture da parte dei tifosi varesini, soprattutto dopo che sembrava che la sua permanenza fosse molto probabile. A fare chiarezza a quattro mesi di distanza è lo stesso Ukic: “Prima di tutto – spiega -, bisogna dire che il contratto che ho firmato era di soli due mesi. Nel momento della firma, non pensavo di rimanere oltre la naturale scadenza. Ho fatto l’Eurolega per tanti anni, ed ero arrivato in un club di medio livello. Il mio obiettivo era andare in un club che giocava in Eurolega, ma i club hanno fatto valutazioni differenti e non sono stato fortunato. Allora a dicembre ho deciso di prendermi un rischio e uscire dal contratto per valutare il mercato. Stavo aspettando l’offerta migliore per me, ed è arrivata quella di Cantù”. Ma non è tutto, perché ha inciso un altro fattore: “Quello personale. A Varese è stata la prima volta della mia carriera senza la mia famiglia. Non è bellissimo passare il periodo natalizio lontano dai propri cari. Per qualcuno sarà una considerazione stupida, ma per me no. Avevo bisogno di stare di più con la mia famiglia, avevo nostalgia di casa. Alcuni non capiranno, ma è così. Nulla contro al club, ci mancherebbe”.

A Cantù le cose però non sono andate come Ukic sperava: nonostante i denari di Gerasimenko, i biancoblu hanno avuto vita breve in Fiba Cup e sono scesi dal treno playoff molte fermate prima. “Dopo Varese, qui ho trovato un’altra situazione strana. Sono arrivato, e c’era un nuovo allenatore e tanti cambi nel roster. Era gennaio, ma sembrava agosto. Avevamo bisogno di sviluppare la chimica, dato che non ci conoscevamo dall’inizio. Ci abbiamo provato ma non è andata bene: abbiamo perso 3-4 partite di fila che ci hanno condannato. Non è andata come pensavo, quello sì”. A Varese è successo quasi l’opposto: i cambi e i nuovi innesti da due mesi a questa parte hanno svoltato la stagione biancorossa. “Moretti fa un grandissimo lavoro – l’opinione del croato -, ma probabilmente all’inizio non c’erano i giocatori giusti. Poi, quando lo hanno capito, è stato cambiato qualcosa ed è stata aggiunta quella esperienza necessaria per sviluppare le idee del coach. Comunque Varese ha iniziato a giocare bene non molto tempo fa: dopo Capo D’Orlando era messa malissimo. Dopo hanno mostrato carattere, e alla fine si può parlare di una bella stagione. Mi spiace che abbiano perso in finale di Fiba Cup”. Ma in vista di domani sera, c’è davvero poco spazio per i sentimenti, com’è giusto che sia trattandosi di una partita così delicata: “Proveremo – chiude Ukic – in ogni modo di  verso i playoff. Vogliamo dare ai nostri tifosi una gioia regalando loro la vittoria nel derby”.

Luca Mastrorilli