Ci sono persone che non vedi ma ci sono, persone che non si vantano dei successi raggiunti ma ce l’hanno fatta, uomini che hanno fatto la storia anche di piccole realtà che non si conoscono ma che lasciano il loro segno, la loro anima, nelle realtà di tutti i giorni. E’ il caso di Angelo Luoni. Un uomo, un papà e il primo vicepresidente della pallamano Acciaierie Tacca.
Un uomo che i giovani, che ogni sera calpestano il campo del Palazzetto Tacca dovrebbero imparare a riconoscere, ma non nel suo aspetto, lui ci ha lasciati il 31 dicembre 2015 all’età di 87 anni; ma nelle mura, nelle fondamenta di quel Palazzetto. Perchè senza Angelo Luoni non sappiamo se la Pallamano Cassano, così com’è con il suo centro nevralgico al Palazzetto Tacca, sarebbe stata la Pallamano Cassano. Ed ecco che, proprio quando una persona scompare, purtroppo molto spesso solo quando avviene, ci si domanda: ma chi era quell’uomo? Perchè tutti lo ricordano con immensa stima e affetto? La fonte diretta è Patrizia Luoni, sua figlia. A lei l’onore e l’onere di raccontarci del Professor Angelo Luoni.

“Erano gli anni del 1971-1974 e un gruppo di ex allievi di papà (insegnante di matematica e vicepreside alle scuole medie I.Orlandi) avevano formato una squadretta universitaria (CUS Milano) di pallamano. Papà riuscì a riportare a Cassano questi ragazzi facendo costruire per loro un campetto d’asfalto all’interno del cortile delle scuole. Ci tengo a pallamano cassano esordi anni 70menzionare i suoi ragazzi che da allora son rimasti nel suo cuore e la maggior parte di loro è rimasta bel mondo della pallamano Roberto Petazzi, Massimo Petazzi, Giovanni Dondena, Franco Bonzini, Marco Facchetti, Gigi Cremona, Eugenio Introini, Mario Berra, Mauro Zaffaroni, Mirto Crosta, Angelo Invernizzi, Cassio Preti, Plinio Colombo, Renato Zanovello, Renato Ruggeri.
Ecco quindi che nel ’72-’73 il campetto dell’ Ismaele Orlandi diventa lo spazio per la pallamano di questi ragazzi. Nel ’74, grazie ad un altro grande uomo che ha reso possibile il sogno della pallamano a Cassano, Mario Tacca riuscì a rendere regolamentare questo campo. Papà proseguì col suo ” lavoro dietro le quinte” affinché i suoi ragazzi potessero avere un campo migliore. E così che con la nascita della pallamano Acciaierie Tacca, papà diventò il vicepresidente e combatté per anni in favore della realizzazione del palazzetto. Parallelamente alla sua carica di vicepresidente sempre in campo e in trasferta coi suoi ragazzi, riuscì a convincere il Comune di Cassano e il sig.Mario Tacca a partire con la realizzazione del palazzetto Tacca. Papaà era orgoglioso di questa realizzazione di un sogno che sembrava tanto lontano. Dal ’78 all’81 i lavori di realizzazione dell’ impianto, che 12527649_1107936319219595_437495774_nnell’82 venne inaugurato.
Papà fu un vice presidente molto discreto, ma sempre attento al bene dei suoi giocatori. Per anni seguì attivamente la squadra e quando decise di lasciar spazio ai ” più giovani” fu per lui una decisione molto sofferta. Nonostante siano passati tantissimi anni, spessissimo in casa si parlava di quegli anni ricchi di emozioni, ricordi, soddisfazioni, sconfitte….ma con un pensiro dolce per i suoi ragazzi. Papà era …è una persona dall’apparenza un po’ ruvido, autoritario, ma in realtà una persona leale, dolcissima legata ai suoi affetti e con un cuore immenso. Mancherà a noi tutti, ma lascerà un ricordo indelebile nelle menti e nei cuori di molti. Ciao papà per sempre il mio grande Uomo”.

                                                                                                            Federica Scutellà