Un’intera giornata dedicata a Erika, un pomeriggio unico da vivere col sorriso per ricordarla senza lacrime. I tifosi del Varese hanno messo in piedi “qualcosa più grande di loro” come amano definirlo. Dopo aver svelato i loro piani nei giorni scorsi, oggi li hanno presentati ufficialmente in gran stile, nella Sala Matrimoni del Comune di Varese, e davanti a numerose persone. Non solo fotografi e giornalisti, ma anche tifosi, amici e famiglie. E ovviamente quella Gibellini era al completo, compresa Erika che non sarà mai dimenticata. Cosa hanno ideato i tifosi della Curva Nord? Un grande evento benefico per ricordare la quindicenne figlia dello steward del Varese strappata via alla vita per colpa di un male incurabile. E allora come intitolare la giornata se non “Fuck the cancer”? Frase che proprio Erika aveva tatuata sulla pelle. Adesso quel suo grido è diventato un simbolo.
L’appuntamento è per sabato 21 maggio allo stadio “Franco Ossola” dove, dalle 16 fino a mezzanotte, andrà in scena una festa con intrattenimento per stand gastronomico e musica live col concerto del gruppo varesino “Libera Uscita”. A presentare il tutto è stato Stefano Pertile “Ringraziamo gli sponsor e il Varese e invitiamo tutti a partecipare all’asta benefica”. Gli ultras hanno raccolto più di cinquanta maglie ufficiali autografate da mettere all’asta: partirà sulla pagina facebook Fuck the cancer 1.0. L’asta online chiuderà qualche giorno prima dell’evento, durante il quale sarà riaperta. Chi avrà fatto l’offerta più alta su facebook avrà la possibilità di farne una finale per aggiudicarsela definitivamente. Chi ha contribuito? Tra i tanti ci sono gli ex Pavoletti (Genoa) e De Luca (Bari), all’asta anche la maglia nerazzurra di Icardi e quella del Verona di Pazzini. Ci sono poi quella dell’Astana di Nibali e quella della nazionale di calcio a cinque, quella della Pallacanestro Varese e dell’Hc Varese.
Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Giacomo Ascoli che ha intenzione di realizzare una camera asettica intitolandola proprio a Erika Gibellini.
Elisa Cascioli