Luca Piraccini vestirà ancora la maglia del Varese. Arrivato nella Città Giardino lo scorso dicembre a stagione in corsa, l’attaccante piemontese è stato confermato dalla società giusto ieri, giornata in cui ha trovato l’accordo economico e firmato nero su bianco. Il suo ritorno è stata una sorpresa anche per lui: “Sinceramente dopo la fine della stagione c’è stato un po’ di tira e molla – racconta il giocatore -; alcune volte ero vicino, altre lontano e non avevo ben chiara la mia posizione. Ero comunque contento perché il Varese mi aveva aperto diverse porte. Ho avuto qualche richiesta, ma poi quando c’è stata la chiamata definitiva col Varese ho chiuso tutti i discorsi con gli altri e deciso subito di rimanere e di continuare qui”.

Piraccini conosce molto bene la Serie D, campionato in cui ha disputato 129 gare (36 reti) indossando le maglie di Ravenna, Borgosesia e Borgomanero; vanta anche 55 presenze tra i professionisti (Serie C1 e C2) con Novara, Mezzocorona, Caravaggio e Como.
A Varese, da dicembre ad aprile, ha messo a segno 10 reti in 15 partite. Quello di quest’anno è stato il suo secondo campionato di Eccellenza vinto dopo quello del 2012-2013 con la maglia del Borgomanero. In quella stagione piazzò 9 gol in 20 partite.
“Spero di dare un contributo maggiore rispetto alla stagione conclusa – dice -. Mi giocherò le mie carte per guadagnare la maglia da titolare. Cercheremo di raggiungere gli obiettivi prefissati dalla società”.

A volere fortemente Piraccini, nel dicembre scorso è stato il tecnico Giuliano Melosi, riconfermato a fine stagione, ma poi esonerato qualche giorno fa: “Mi è dispiaciuto tanto per il mister perché non è mai bello quando succedono queste cose – il commento del giocatore -, ma non entro nei meriti delle decisioni che sinceramente non mi riguardano. Mi è spiaciuto per la persona che è”.
E su Ramella? “Lo conoscevo di nome, ma non ho mai avuto il piacere di averlo come allenatore – risponde l’attaccante -. L’ho conosciuto ieri mattina ed è molto preparato, oltre ad essere una brava persona”. Il 4-2-3-1 è il modulo che vorrebbe schierare in campo: “Sì, mi ha detto che la sua intenzione è quella e mi ha fatto capire di cosa avrebbe bisogno. Io posso essere un’alternativa davanti, come punta centrale, ma adattarmi anche agli altri ruoli offensivi, sia sugli esterni che dietro la prima punta. Vedremo. Io sono pronto a dare il mio contributo; giocherò le mie carte”.

Elisa Cascioli