E’ tempo di dare i voti in prima categoria. Con il girone d’andata chiusosi la scorsa domenica, proviamo a tirare le fila e a capire promossi e bocciati fra le sedici squadre del girone A.
Guanzatese 8.5 – Come pronosticarla in vetta alla classifica se alla vigilia dei calendari non si pensava nemmeno potesse essere abbinata al girone A? E come pronosticarla così in alto con all’attivo zero sconfitte ed appena 11 gol subiti in 15 partite? Se poi a ciò ci aggiungiamo anche i numeri di un attacco in crescendo, tanto da arrivare ad essere il più prolifico (29 reti) insieme ad Arsaghese e Fagnano, il gioco è fatto. I ragazzi di mister Porro fino ad oggi hanno fatto registrare un ruolino di marcia davvero invidiabile. Più che di un singolo, quando si eleggono aggettivi abbinabili a questa compagine, emergono solidità e compattezza, a dimostrazione del fatto che siano proprio queste le armi vincenti dei comaschi. Ripetere questo girone per numeri sarà difficilissimo, ma a Guanzate, seppur vivendosela domenica dopo domenica, hanno iniziato a crederci sul serio.
La Guanzatese è…la vera sorpresa della stagione.
Belfortese 8 – Lo scorso anno fu una favola coronata con un playoff da neopromossa, ma abituatisi ai sogni, a Capolago non hanno intenzione di smettere di farlo. Mister Epifani ha salutato, così come l’attaccante Angelucci, ci hanno pensato il tecnico Casaroli e bomber Markaj a non farli rimpiangere, anzi: il numero sette biancorosso è l’attuale capocannoniere del girone con 13 centri. Ma se il maggior interprete di questo corale non sta steccando, la musica suonata da tutti gli altri componenti dell’orchestra è una dolce sinfonia che significa 30 punti e 2° posto (al pari della Valceresio), e l’impresa (soprattutto in casa) di battere la Belfortese è riuscita solo a Valceresio, Arsaghese e Gorla Maggiore. Cos’altro aggiungere? Ah si, più che “sogni”, qui ormai si tratta di realtà.
La Belfortese è…consapevolezza.
Valceresio 7.5 – Dopo un anno di transizione in cui l’alternarsi in panchina di tre mister ha portato a risultati da “metà classifica”, la Valceresio torna a fare sul serio. Le premesse le si erano già capite dalla campagna acquisti, che fra gli altri ha visto Piccinotti, Ponti, Quiroz, Carini e Ndzie approdare ad Arcisate, e la dirigenza aveva dichiarato di voler tornare a giocarsi un playoff; al momento Italiano e compagni le stanno rispettando ampiamente con 30 punti ed un 2° posto al pari della Belfortese. La partenza “turbo” con 7 vittorie consecutive, a dire il vero l’aveva appellata come “la favorita”, ma da fine ottobre è venuta un po’ meno la brillantezza, che è costata primato e qualche punto perso qua e là. La sosta che ha già portata un nuovo acquisto in attacco qual è Gallazzi, potrebbe essere una manna per tirare il fiato e ripartire alla grande; resta comunque il fatto che ad oggi i ragazzi di Roncoroni siano apparsi come una delle squadre più “complete” con il giusto mix di qualità e quantità. Tutto ciò basterà?
Ai posteri l’ardua sentenza, ciò che è certo è che la Valceresio è…una macchina da guerra.
Amici dello Sport 7.5 – Chi diceva che senza Colace e Del Vecchio il Cas non potesse dire la sua è stato servito (almeno fino a questo momento). 4° posto, 29 punti, ed una differenza reti di +10, un “nuovo bomber” (Negri 9 gol) e soprattutto un nuovo mister, Luciano Cau, che ha portato entusiasmo e dato un’altra impronta ai ragazzi di Sacconago, spingendoli a fare molto più gioco rispetto al passato. Ma non è tutto: perché là dove più volte si era peccato l’anno scorso, ovvero negli scontri diretti, si è trovato rimedio tant’è che il Cas in questo girone d’andata è riuscito a fermare Fagnano, Arsaghese, Gorla e Valceresio. Nessuna mossa di mercato, se non l’uscita di Gallazzi, da un lato fanno pensare al non voler inserire quella marcia in più che potrebbe proiettarli verso il “salto”, dall’altra alla ferrea volontà di credere nei propri mezzi. Ciò che è certo è che da anni a questa parte i biancoblù siano sempre lì lì pronti a giocarsela per le zona alte.
Il Cas Sacconago è….una garanzia.
Fagnano 7.5 – Portiere d’esperienza? Presente. Capitano tutto cuore e spessore? Presente. Bombers d’attacco? Presenti. Mister entusiasta? Presente. Ma allora cosa manca a questo Fagnano? Ad essere pignoli un po’ di solidità difensiva visto che le reti subite sono 21, un po’ tantine per una compagine 5° in classifica con 27 punti, vogliosa e destinata a fare bene. Ma d’altronde cosa si può chiedere di più ad una neopromossa? Niente se non di continuare su questa strada per dare ancor maggior spettacolo alla prima categoria, convinti che Battagion e compagni abbiano tutte le carte in regola per farlo, come già parzialmente dimostrato.
Fagnano è…un mazzo di carte da cui si potrebbe anche pescare il jolly.
Gorla Maggiore 6.5 – Bastone e carota per il Gorla Maggiore, ormai da qualche anno protagonista assoluta di questa categoria. Tanti i cambiamenti estivi che hanno visto volti nuovi sia in campo che in panchina. Partendo dalla guida tecnica si è scelto Gabriele Saporiti per sostituire Mirko Colombo, mentre per il reparto avanzato si è puntato forte su due bomber d’eccezione quali Alessi e Falsaperna a cui si è aggregato in questa sessione di calciomercato anche Mastorgio. Se a loro aggiungiamo capitan Ippolito è facilmente decifrabile come si tratti di uno dei reparti avanzati più completi del girone. Eppure, vuoi per un tempo di assestamento più lungo del previsto, vuoi per un po’ di sfortuna e qualche acciacco di troppo, qualcosa fino ad ora non ha funzionato tant’è che i grigiorossi al momento sono appena fuori dalla zona playoff per solo un punto. Ma da una squadra che non si nasconde già da un pezzo, costruita per fare benissimo, capace di regalare sprazzi di ottimo Calcio con la C maiuscola (vedi primi tempi con Arsaghese e Belfortese) ci si aspetta molto di più.
Ecco perché il Gorla è…candidata al premio Oscar (ma se non inizia a correre arriverà tardi sul “palco”).
Arsaghese 7 – Chi dice Arsaghese sa che dice “squadra unita e compatta che non molla un centimetro fino al 95esimo” e mai come quest’anno definizione fu più azzeccata. Sono tanti e pesanti i punti strappati allo scadere o quasi, dimostrando quanto fare del gruppo e dello spirito di sacrificio la loro arma migliore, premi. Impreziositisi di un jolly come Sciarini, e dopo aver cambiato anche mister optando per un esperto e carico Claudio Piana, in casa Arsaghese la sensazione è che si voglia fare ancora un passettino in più rispetto al passato e strizzare l’occhio ai playoff. Tiratina d’orecchie per la battuta d’arresto di sette giorni fa a Viggiù, ma anche per qualche punto di troppo perso e alla portata. Dopo averli visti nella zona calda per quasi tutta questa prima parte, i biancorossi sono scivolati appena fuori proprio domenica scorsa chiudendo così a 26 punti al pari del Gorla. Significativo il dato delle reti fatte, 29 come Guanzatese e Fagnano, ma il non avere un leader indiscusso (Turri 6 reti) dimostra ancora una volta quanto sia sempre la squadra a fare la differenza.
L’Arsaghese è un gruppo diventato squadra, una squadra che vuole diventare vincente.
Viggiù 5 – Non è tanto la classifica a parlare chiaro (8° con 17 punti), quanto la situazione societaria e l’esito di tutti i proclami fatti la scorsa estate e finiti clamorosamente nel dimenticatoio. Corazzata costruita con nomi anche blasonati e potenzialmente in grado di ritagliarsi un ruolo di rilievo, si è sgretolata settimana dopo settimana a causa di problemi societari che hanno poi portato il presidente Mai a svincolare tutti i giocatori. Un grosso punto di domanda ora regna sul proseguo della stagione, anche se pare che con la volontà di alcuni uomini e l’aggiunta di diversi juniores si tenterà di salvare il salvabile e di chiudere dignitosamente la stagione provando anche a non abbandonare la categoria.
Il Viggiù è…una promessa non mantenuta.
Vanzaghellese 6.5 – Altra neopromossa ed altra squadra che sta dimostrando di essere all’altezza della prima categoria. Posizione numero 9, diciassette punti, una differenza reti di -5 (ed è questo il dato da rivedere se si vuole fare qualcosa in più) sono cifre che fanno dormire sonni tranquilli alla squadra di Spinelli, ma la realtà è che a Vanzaghello non hanno nessuna intenzione di dormire. Svegli anzi sveglissimi in questo mercato invernale, tanto da accaparrarsi tre pezzi forti come Ana Petre, Armentano e Andreolli, che vanno ad aggiungersi ad un altro bomber come Napolitano, i biancazzurri puntano a fare bene quest’anno per darsi uno slancio notevole in vista della prossima stagione, dove l’idea sarebbe “fare benissimo”. Quindi? Quindi c’è da continuare a lavorare sodo, per raccogliere i frutti che sono stati seminati e soprattutto per sedersi e gustarseli.
La Vanzaghellese è…priva di timori e ricca di volontà.
Saronno Robur 5 – Copia incolla del giudizio sul Viggiù. Anche in questo caso i riflettori si sono accesi a giugno per dare luce alla costruzione di una rosa programmata per vincere e convincere. Ma qualcosa non è andata: vuoi i problemi societari, vuoi la resa sotto le aspettative che oggi vedono la Saronno Robur 10° con 16 punti, si è optato per uno smantellamento totale lasciando le redini della prima squadra a mister De Micheli e alla sua juniores. Ora non resta che stringere i denti e sperare che questi “ragazzini” crescano in fretta mettendo in bacheca un trofeo, al sapore di miracolo, chiamato salvezza.
La Saronno Robur è…un’altra promessa non mantenuta
Mozzatese 6 – S’iscrive, non si iscrive, s’iscrive non si iscrive: capire la situazione della Mozzatese la scorsa estate è stato un po’ come sfogliare la margherita, poiché erano tante, troppe, le voci che circolavano in merito ad una probabile non iscrizione della stessa al campionato di prima categoria. Ed invece con una squadra fatta in tempi record, si è scelto di partire e per dirla tutta le prime giornate sono state anche sorprendenti con 7 punti in tre giornate. Poi, però, si sono visti i limiti di una formazione che a conti fatti ha incassato 28 reti siglandone 19 e che vede in Bensouda il suo terminale offensivo più prolifico (6 gol). Arrivato Di Gennaro a dare man forte al centrocampo, lo staff sta ricercando altre due pedine pronte a contribuire alla causa salvezza, visto che i 16 punti complessivi e l’undicesima piazza faranno molto probabilmente tenere tutti con il fiato sospeso fino alla fine.
La Mozzatese è…sul filo del rasoio.
Antoniana 5 – Un cammino impensabile quello dell’Antoniana, buio e tempestoso fino a metà novembre, quando si è iniziata a intravedere la luce con la prima vittoria, giunta solo alla 12esima giornata in casa dell’Union Tre Valli. Impensabile perché mai si sarebbe potuto pensare ad una prima parte di stagione simile dopo gli obiettivi dichiarati a luglio a seguito di una campagna acquisti piuttosto mirata. Eppure qualcosa non è andato: forse una resa sotto le aspettative di alcuni giocatori, forse una serie di sfortune non calcolabili, o forse un mix di tutte e due le cose che ha visto anche il sollevamento dall’incarico di mister Giudici. Al suo posto il subentro di Giovanni Rimoldi, ex Solbiatese, che ha provato a lavorare sia sull’aspetto tecnico che su quello psicologico, in uno spogliatoio ovviamente fragile in virtù della lunga serie negativa di risultati. Tutto ciò ha trovato uno sfogo a colori solo, come detto, con l’Union Tre Valli, che è stato poi l’inizio di una piccola serie di successi (4 consecutivi) e della risalita dall’ultimo al 12esimo posto (16 punti). Tre rinforzi in questa finestra di mercato (Malatesta, Bianchi e Lo Piccolo) che uniti al cinismo dell’ultimo mese proveranno a dare man forte ai compagni per un girone di ritorno in gran spolvero, che possa spingere il più in su possibile la squadra bustocca.
L’Antoniana è…in netta ripresa.
Solbiatese 5.5 – Che fosse dura ce lo si era immaginato, viste le partenze eccellenti della scorsa estate, e che gli obiettivi venissero ridimensionati anche, ma forse così tanta fatica non la si era messa in conto. La Solbiatese di mister Simionato conclude il girone d’andata in 13esima piazza (15 punti all’attivo) ed una differenza reti di -3, a dimostrazione del fatto che salvarsi sarà una questione durissima. C’è da dire, però, che la dirigenza gialloverde non è rimasta inerme di fronte alle difficoltà ed ha inanellato acquisti importanti: gli attaccanti Sourir e Della Torre, il difensore Pedotti e soprattutto il gradito ritorno di Gianluca Saramin. C’è, però, da cambiare definitivamente registro, da raddoppiare i giri, da tenere duro e soprattutto da riprendere a remare tutti nella stessa direzione perché se è vero che sulla carta una salvezza tranquilla è possibile, è vero anche che il responso della carta conta poco o nulla.
La Solbiatese è…una squadra che deve dare una svolta al suo campionato.
Union Tre Valli 5.5 – E’ vero che per le neopromosse è sempre più complicato, ma è vero anche che il dominio in seconda categoria ed una serie di nomi da “prima”, non avevano spinto ad immaginare quattro mesi di così bassa classifica, bassa fino al terz’ultimo posto fatto di appena 13 punti, maturati grazie a 3 vittorie, 4 pareggi e 8 sconfitte. La dirigenza non è stata alla finestra, però, ed in questa fase di calciomercato ha pescato soprattutto in casa Viggiù per apportare quelle modifiche alla rosa che possano dare nuova linfa e soluzioni al tecnico Vincenzi. A proposito di mister da registrare anche il cambio in corso con Caporali che ha volutamente scelto di lasciare il trono, affidato appunto a Vincenzi. L’obiettivo, ovviamente, è la salvezza ma c’è da scalare posizioni se si vogliono evitare anche i playout, missione certamente non impossibile ma che impone un cambio di marcia.
L’Union Tre Valli è…decisa nel pigiare il tasto turbo.
Luino Maccagno 5.5 – Un po’ come il Tre Valli, anche il Luino Maccagno è neopromossa e percorrere una prima categoria in salita, soprattutto nel girone d’andata, non era certo così lontano dai piani della squadra di mister De Berardinis. Penultimo posto, 10 punti ed una differenza di -10, sono numeri piuttosto pesanti, ma quello che stupisce di più è la mancanza di concretezza di una squadra che in più di un’occasione ha strappato buone prestazioni senza dar seguito al risultato. Tredici gol fatti sono proprio pochi e se si considera che il solo Ancelliero ne ha fatti 7, è facilmente intuibile come il “buttarla dentro” sia uno dei veri difetti di questa compagine. Riusciranno a gonfiare più spesso la rete i ragazzi di Luino dal 15 gennaio in poi?
La risposta come sempre la darà il campo, ma nel frattempo c’è una sosta in cui lavorare sodo per migliorare mira e rendimento.
Il Luino Maccagno è…alla ricerca di punti, fortissimamente punti.
Gerenzanese 4.5 – Dulcis in fundo la Gerenzanese. Da matita rossa il suo voto a causa di numeri che dicono molto: 7 punti appena, 1 sola vittoria, 4 pareggi e 10 sconfitte, 13 le marcature contro le 30 subite. La scelta di tenersi stretta la linea verde nonostante il salto di categoria, al momento sta premiando solo sul piano della volontà, perché quando c’è da risolvere le partite si fa fatica a trovare il bandolo della matassa. La permanenza in prima categoria pare, ad oggi, un miraggio ma in un campionato in cui tutto è il contrario di tutto, provarci è il minimo.
La Gerenzanese è…alla ricerca di un mezzo miracolo.
Mariella Lamonica