La storia siamo noi. Anzi, sono loro, i giocatori biancoblu che hanno agganciato contro l’Olginatese l’ottavo successo consecutivo. E domenica con il Darfo Boario (ore 14.30, stadio “Comunale”), si attacca il Sacro Graal delle 9 vittorie. Circostanza mai occorsa nei quasi 98 anni di onorato servizio tigrotto.

Masera una volta. 75 anni e 292 giorni. Tanto è trascorso dall’ultima (e fino a ieri unica) striscia di 8 vittorie consecutive. 23 febbraio 1941, battendo 1-0 in trasferta la Caratese, la squadra allora allenata da Natale Masera completò un percorso cominciato (allora come oggi) con un 2-1 interno con  il Seregno. A interrompere la serie fu una sconfitta con il Varese che fece da parentesi ad altre 7 vittorie consecutive e alla promozione in Serie B. Come andrà questa volta? Dita rigorosamente incrociate.

In cerca di Marito. Lecco, Virtus Bolzano e Olginatese. Tre gare terminate 1-0, tre gare decise da una magia di Mario Santana. Comunque la si giri, il patagonico proviene (non solo geograficamente) da un altro mondo.

Prova a prendermi. Fare più di tre punti a partita è piuttosto complicato. Diciamo pure impossibile. Quindi metterne insieme 24 in 8 gare è davvero il massimo. Ma quante lunghezze sono state recuperate nel frattempo dalla Pro Patria (ora terza) alle squadre che la precedevano in classifica? Nell’ordine, 17 sul Seregno, 16 sul Dro, 15 sul Caravaggio, 12 (su 13)  sulla Pergolettese, 12 sul Pontisola, 7 sul Ciliverghe, 3 sul Monza (ora a più 6) e 2 sulla Virtus Bergamo. La rincorsa (giocoforza) continua.

Pro Psycho. Bertoncelli, Bonazzi, Ferraro. In rigoroso ordine alfabetico (e di allontanamento dal campo), il tris di rossi rimediato ieri dalla Pro Patria. Per conseguenza, domenica in panchina non ci saranno vice e (probabilmente) anche mister. Non solo, la munitissima difesa tigrotta (una rete subita negli ultimi 703’) rischia di perdere uno dei suoi alfieri per almeno un paio di turni. Si poteva evitare? Probabilmente sì.

Fuori i secondi. Da quando è partita la serie di 8 vittorie, la Pro Patria ha messo a segno 16 reti. Di queste, ben 12 nei secondi 45’. Quando qualità, forza fisica e cambi hanno spesso fatto la differenza. Solo a Lodi con il Fanfulla non sono arrivati gol nella ripresa.

Il senso di Bortoluz per lo stiramento. Mai sentito un giocatore dire di non essere in grado di entrare in campo? Mai. O quasi mai. Col senno di poi (ovviamente), è tutto più facile. Ma le parole di Bonazzi alla vigilia (“Gli infortuni muscolari sono una cosa delicata. Non si può rischiare”), lasciavano immaginare un turno di riposo.     

Modello 730. Dopo i 1.032 con la Pergolettese e gli 883 con lo Scanzorosciate, contro l’Olginatese il botteghino ha contato 730 spettatori. Ponte galeotto? Può essere. Ma dopo aver conquistato il premio della critica, la Pro Patria vorrebbe (finalmente) aggiudicarsi anche quello del pubblico.

Mercante in fiera. Venerdì 16 dicembre, ore 19. Data e orario di chiusura della finestra invernale del mercato dei dilettanti. Si muoverà qualcosa in via Cà Bianca? L’infortunio a Bortoluz costringerà il DS Turotti a cercare un sostituto al di là del recupero di Cappai? Domanda lecita. Replica a stretto giro di posta.

Boario fegato centenario. Vittoria, sconfitta, pareggio, pareggio, vittoria, sconfitta. L’andamento del Darfo Boario nelle ultime 6 giornate è stato quasi palindromo. Ottima difesa (20 reti, la sesta del girone), attacco palliduccio, tre punti di vantaggio sulla zona playout, la formazione neroverde del super ex Giovannino Arioli sarà l’ultima fermata prima delle feste.

Giovanni Castiglioni