Ernestino Ramella analizza così il match: “Abbiamo vinto una partita difficilissima – dice -. Loro molto rapidi contro di noi molto lenti. Però non abbiamo subito un solo tiro in porta, questo va riconosciuto. Tuttavia i centrocampisti hanno fatto tutto il contrario di ciò che si doveva parlare, bisogna parlare chiaro. Abbiamo sofferto la loro velocità, non abbiamo fatto viaggiare la testa. L’Inveruno nel primo tempo ha speso tanto senza tirare in porta ed è normale sia poi calato nel secondo tempo. Abbiamo sofferto, ma il saper sofrire è un buon segno. Tutti vogliono battere la squadra più blasonata, che in questo campionato siamo noi. In tre partite abbiamo subito un solo tiro in porta. I nostri sono numeri importanti. In tre sfide abbiamo collezionato dieci occasioni da solo contro una sola”.
Questo invece il giudizio su alcuni singoli che, rispetto ad altre occasioni, non hanno brillato: “Bonanni ha avuto difficoltà, ma perché l’avversario Repossi è stato molto bravo. Vanno riconosciuti anche i meriti degli avversari; anche Rolando ha messo in difficoltà il loro difensore. Giovio ha alternato buone giocate ad altre che non mi aspettavo, non bisogna dire bugie, ma si è sacrificato moltissimo”.
Dopo il gol di Becchio, è arrivato il rosso al portiere: “Espulsione un po’ severa – il parere di Ramella – perché poteva dare anche un giallo visto che erano rimasti in due sulla porta e il giocatore andava sul calcio d’angolo. Avrei potuto far giocare Bordin, invece ho scelto di dare un quarto d’ora di tremarella a Consol perché la prossima dovrà giocare lui per una questione di età. E’ stata una scelta a livello psicologico”.
Uno sguardo alla classifica. Dopo tre giornate il Varese è in testa da solo a punteggio pieno: “Troppo presto per dare giudizi, siamo solo alla terza giornata. Dobbiamo migliorare in fase offensiva, la difesa va bene”.
“Abbiamo portato a casa i tre punti con grande sacrificio da parte di tutti – le parole del centrocampiosta Francesco Gazo -. Nelle altre due gare abbiamo sofferto di più negli ultimi minuti, invece oggi abbiamo resistito per tutta la partita. Alla fine l’ha risolta Becchio. Centrocampo in difficoltà? Io e Fede (Zazzi ndr) ci siamo dati una grande mano nel primo tempo, mentre nella ripresa abbiamo cercato di alzarci un po’. Dobbiamo migliorare, lo sappiamo. Non è stato semplice contro il loro centrocampo a tre. Il primo posto in classifica? E’ ancora lunghissima, conta di più che siamo una squadra che si aiuta sempre, un gruppo veramente unito. Giovio magari si vede meno rispetto all’anno scorso, ma ci dà una grossa mano. Oggi ha fatto tanto chilometri andando a prendere il loro mediano basso”.
La parola passa poi all’autore del gol: “Ci voleva; solo in quel modo potevamo risollevarci il morale e andare a vincere questa partita che sapevamo sarebbe stata tosta contro una squadra che gioca bene a calcio. Ancora una volta – aggiunge Andreas Becchio – abbiamo dato un’altra dimostrazione di forza che sappiamo far squadra ed essere concreti”.
L’esterno ci racconta così il gol, arrivato dopo uno scambio con Giovio: “Situazioni di quel tipo le proviamo spesso durante la settimana. Proviamo triangolazioni in cui io taglio dietro la difesa oppure, come oggi, vado sul suo scarico. Ho tirato di potenza sul secondo palo. Meglio giocare così e vincere che giocare bene e perdere. Dedico il gol ai tifosi, anche oggi sembrava di essere a Varese con la Curva che non ha mai smesso di cantare”.
“Non abbiamo disputato una grandissima partita – commenta Achille Mazzoleni, tecnico dell’Inveruno -, ma credo che abbiamo fatto qualcosina in più del Varese. Ho visto un buon Inveruno e un pareggio sarebbe stato un risultato più giusto anche se forse ci poteva stare stretto. Sono inesperto in confronto a Ramella, allone da soli tre anni e magari sono di parte. Il Varese mi è piaciuto perchè non è la prima volta che vince così. Anche il Piacenza lo scorso anno era così, a mi coccolo il mio Inveruno e mi dispiace per i ragazzi. Sicuramente ci è mancata la zampata nell’area di rigore, ma anche un po’ fortuna. Siamo arrivati sul fondo tante volte, se il tiro va sempre fuori o attraversa tutta l’area succede che rimani a secco. L’avevamo preparata così, per attaccarli sugli esterni e sfruttare il rimorchio di Morao. Chessa e Broggini non sono ancora in condizione e si vede”.
Arbitraggio non del tutto corretto secondo l’allenatore: “Abbiamo da recriminare perché Bonanni si è aggrappato alla maglia di Repossi per quattro volte, due di fila dopo cinque minuti, ed è stato ammonito solo più tardi. A parti invertite non credo sarebbe stato così. Noi non siamo il Varese, ma certe cose sono evidenti. Dico che anche l’espulsione è stata esagerata”.
Elisa Cascioli