Nemmeno il tempo di gioire per il bel successo di giovedì sera contro San Miniato che la Coelsanus torna subito in campo domenica nella delicata trasferta di Domodossola. Gara tutt’altro che semplice dato che i padroni di casa sono alla ricerca disperata di punti avendo colto fin qui soltanto 3 successi ed essendo reduci dalla sconfitta 67-62 sul campo della quotata Moncalieri. Oltretutto con un giorno in più di riposo avendo giocato la propria sfida la sera di mercoledì. Dettagli che potrebbero pesare per una Coelsanus che cerca conferme dopo la vittoria dell’Immacolata che, complici parecchi risultati favorevoli, ha fatto fare un bel balzo in classifica ai gialloblu che vedono i playoff lontani solo due punti. Va da sè che un successo in trasferta aiuterebbe e di molto la compagine varesina ad abbandonare definitivamente le sabbie mobili del fondo classifica, ma bisogna anche fare i conti con un dato che, più passano le giornate, più sembra ormai una costante della Coelsanus. Stiamo parlando ovviamente della difesa. Serve sempre una gara intensa, da togliere il fiato agli avversari dei roburini perchè solo in questo modo la Robur riesce a stare in partita per via di una ormai atavica difficoltà a produrre punti. Quando ciò non avviene, arrivano sconfitte come quella di Firenze. La maggior difficoltà di Domodossola sarà quella di produrre una gara solida e costante in retroguardia a soli 3 giorni da un match dispendioso come quello contro San Miniato dove la Robur ha dato tantissimo nella sua metà campo riuscendo a gestire il ritorno della Blukart negli ultimi 10′.
A Domodossola c’è un ex che ha lasciato il segno in maglia Robur, ovvero Maurizio Realini che a 33 anni è una delle colonne della neo promossa formazione ossolana che ha in Bianconi, ex Capo d’Orlando, il punto di riferimento del proprio attacco. La formazione di coach Fioravanti predica una pallacanestro atletica e abbastanza fisica: ingredienti che potrebbero formare un mix letale se associati a un calo di energie dei gialloblu.
Palla a due alle 18 di domenica.

Matteo Gallo

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