Da Patrizia Testa a… Patrizia Testa nel giro di un anno. O giù di lì. L’annunciata separazione dalla SportPlus4You di Nitti e Collovati (questione di settimane, diciamo entro luglio), riporta la clessidra del club alla rovente estate 2015 quando il consueto tatticismo di Vavassori costrinse ad un abborracciato matrimonio per corrispondenza. E a un divorzio a nozze (di fatto) mai consumate. Cosa sia realmente accaduto nel talamo tigrotto, lo scopriremo (forse) a breve viste le rivelazioni promesse dalla stessa numero uno biancoblu nella conferenza stampa di inizio settimana.
Retroscena a parte, ciò che più conta è che l’immobiliarista bustocca è tornata ad essere l’unico punto di riferimento societario al netto dell’appoggio di Tiburzi e del sostegno economico di un anonimo appassionato di ritorno. Uno status difficile da sostenere come dimostrano i numerosi appelli alla città (l’ultimo, attraverso Facebook, in occasione della patronale del 24 giugno) e il semi-sfogo dell’altro giorno: “Non posso fare tutto da sola”. Della serie: basta chiacchiere, chi può (e chi ha fatto capolino nei mesi scorsi), rompa gli indugi. Senza timidezze.

Tema che porta dritto alla vicenda Pirola. Il patron di Unendo Energia si è attovagliato lunedì scorso con la stessa Testa e con Alberto Armiraglio. Nel menu il suo possibile ingresso (graduale) in società (un’idea che, almeno inizialmente, fu farina del sacco di Nitti). L’argomento è stato più volte affrontato in queste ultime settimane (ne abbiamo scritto anche il 21 maggio) finendo però col venire sempre derubricato a sponsorizzazione. Del resto, che Pirola non possa (per ragioni di rispetto verso la “sua” Futura Volley) o non voglia entrare nel cda di via Cà Bianca, in fondo, è poco più che un dettaglio.
La realtà è che la Pro Patria dovrebbe tornare dopo 8 anni ad avere un main sponsor “esterno” alla proprietà. L’ultima esperienza risale alla stagione 2008/2009 (quella della B sfumata per intendersi) e al marchio Fiora, finito poi in disgrazia a braccetto con la squadra di cui aveva accompagnato commercialmente il cammino. Ma il precedente (sia chiaro) fa solo storia a sé.
Piuttosto, in questo caso lo sponsor potrebbe trasformarsi in un provvidenziale testimonial. Se ci ha creduto lui…

Giovanni Castiglioni