Si ferma in finale la corsa della selezione femminile della Lombardia al Trofeo delle Regioni-Kinderiadi: nella finale di questa mattina disputata al PalaPaternesi di Foligno le ragazzi si arrendono al Veneto, che si impone per 3-0 vendicando la sconfitta della scorsa edizione. Dopo una brutta partenza, le ragazze di Christian Tammone vanno a un passo dal raddrizzare la partita nel secondo set, ma si vedono annullare ben 6 set point prima di cedere ai vantaggi; nel terzo parziale la Lombardia resta avanti fino al 16-14, ma la rimonta questa volta non riesce e sono le venete a laurearsi campionesse. Le verdeoro, dunque, si posizionano al secondo posto in classifica, mentre ieri i ragazzi sono saliti sul terzo gradino del podio. Migliore palleggiatrice del torneo è risultata Sofia Monza (foto di lato), il gioiellino della UYBA.
“Peccato, ci siamo fermati a un passo dall’obiettivo – dice a fine partita il selezionatore regionale Christian Tammone –. Oggi non abbiamo giocato la nostra pallavolo, credo che la pressione e i favori del pronostico si siano fatti sentire. Fisicamente le ragazze stavano bene ma è mancata la prestazione mentale, lo si vedeva già dai volti delle giocatrici. Certo, chiudendo il secondo set la partita sarebbe potuta cambiare, ma non ce l’abbiamo fatta. Lavorare con questo gruppo è stata comunque un’esperienza meravigliosa: sono molto contento sia per il percorso della selezione durante l’anno sia per questi ultimi 20 giorni insieme, e voglio ringraziare tutto il mio staff“.
“Direi che il bilancio di queste Kinderiadi è ampiamente positivo – commenta il presidente del Comitato Regionale della Lombardia, Adriano Pucci Mossotti – anche se naturalmente la nostra storia non ci permette di accontentarci. Lavoreremo per fare ancora meglio e restare ai vertici di un movimento che in questi giorni ha offerto un grande spettacolo, dimostrando di essere davvero in buona salute. Non sono assolutamente preoccupato perché le nostre società lavorano bene e sempre in grande sinergia con il Comitato: ho fiducia in un futuro che parlerà ancora lombardo“.
L.P.
