Dubbi sulle qualità di Iocolano? Nessuno, ci mancherebbe. Da quando però (era il 24 gennaio), l’ipertricotico fantasista torinese ha lasciato il Bassano per rinforzare ulteriormente la bulimica rosa dell’Alessandria, il barometro del campionato ha virato sul bello stabile per i veneti (3 vittorie e 2 pareggi) e sul perturbato per i grigi (un successo, 2 pareggi e 2 sconfitte). Tendenza resa ancor più plastica dal confronto diretto di sabato scorso, vinto 2-1 dai giallorossi grazie alla rete (neanche a dirlo) di Roberto Candido. Cioè l’uomo che nel 4-2-3-1 di Sottili ha (di fatto) surrogato a sinistra l’ex capitano finito al “Moccagatta”. Con caratteristiche diverse, ma risultati identici. Se non (paradossalmente) superiori. Per dire che nel calcio andare per sottrazione può non essere un cattivo affare.

Premessa che serve a presentare il match di sabato (ore 17.30, stadio “Speroni”) quando proprio il Bassano dell’ex Candido affronterà la Pro Patria in una sfida dagli intriganti contenuti. Per il valore e lo stato di forma della terza forza del campionato e per i segnali di crescita (purtroppo non sorretti dai risultati) mostrati dalla formazione biancoblu sia con il Lumezzane che (soprattutto) a Cuneo.

In attesa del verdetto di appello del processo Dirty Soccer (ma, ne abbiamo già scritto, l’attesa dovrebbe essere ancora lunga), la settimana tigrotta scorrerà tra un’occhiata all’infermeria (oltre a Ferri e Marchiori, ci sarà qualche recupero tra Capua, Degeri e Jidayi?) e l’archiviazione del “caso” Montini. Un inevitabile (ed apprezzabile) segnale di buon senso.

Ivan Robilotta arbitroIntanto, per la gara con il Bassano è stato designato l’arbitro Ivan Robilotta di Sala Consilina (assistenti Carmine Graziano e Andrea Bologna di Mantova). Il fischietto campano (ma lucano di nascita) è un secondo anno in Lega Pro con 13 gare dirette in campionato. Bilancio neutro con 4 vittorie interne, 5 pareggi e 4 successi esterni. Curiosamente in due stagioni non ha ancora assegnato un rigore. Almeno questa volta (forse) si può stare tranquilli.

 

 

Giovanni Castiglioni