SERIE D – “Andiamo a prenderci ciò che è nostro. Torniamo dove è nostro diritto essere” è il grido di battaglia di tutti i biancorossi. Il Varese domani scende in campo per festeggiare quella promozione che tutti avevano dato per scontato l’estate scorsa. Facile prevedere una vittoria a mani basse di una squadra superiore alle avversarie, ma non tutti si aspettavano si creasse questa magia. Un legame indissolubile tra tifosi e squadra, domenica scorsa a Solbiate i giocatori si sono seduti ai piedi dei Distinti per godersi lo spettacolo; un amore unico dei biancorossi verso la maglia che indossano; una passione incredibile, riscoperta dopo un anno amaro, verso quei colori che brillano fin quasi ad accecare.
MAGLIA – Si festeggerà la Serie D e il coro che andrà per la maggiore sarà “Torneremo in Serie B”, urlato a squarciagola domenica scorsa. Al “Franco Ossola” sarà una festa grandiosa: i giocatori scenderanno in campo con una maglia speciale, che richiama la storia, per i 106 anni del club. Luoni e compagni avranno i loro nomi sulle spalle e le magliette, numerate ed a edizione limitata, saranno in vendita al costo di 69 euro. In vendita anche la maglia celebrativa “Insieme siamo granDi” (5 euro) e l’almanacco con tutti i volti del Varese (10 euro).
FESTA – Dalle 10 fino alle 13 al “Franco Ossola” si giocherà un grande torneo con i bimbi del 2008 e del 2009. Saranno coinvolte 26 squadre di tutta la provincia e anche il Torino, per un totale di 300 bimbi che all’intervallo sfileranno attorno al campo. A dare il calcio d’inizio alla partita ci sarà Pietro Anastasi insieme all’ambasciatore Luca Alfano. Insomma una giornata “più unica che rara” come direbbe proprio Alfano.
FORMAZIONE – Capitolo squadra. Il tecnico Giuliano Melosi, che stamattina ha guidato la rifinitura allo stadio, ha tutti a disposizione ed è probabile che schieri gli undici titolari, dunque: Bordin tra i pali con Luoni, Gheller, Viscomi e Azzolin in difesa; Gazo, Capelloni e Zazzi a centrocampo e Lercara in avanti dietro alle due punte Giovio e Marrazzo.
Elisa Cascioli