Alla faccia di Zamparini, anche a Varese non si scherza. Da dieci anni a questa parte la panchina biancorossa si è rivelata una panchina che scotta. Il motivo? Soltanto in tre stagioni (due con Sannino e la penultima con Melosi) non si sono registrati esoneri. In tutte le altre annate, invece, il Varese è passato da uno, se non due, cambi di allenatore. E anche gli stessi Sannino e Melosi sono comunque passati dalla dura legge del Varese. L’adorato Beppe, infatti, subì l’esonero nella sua prima esperienza in biancorosso, nel 2004, a Melosi invece è toccato nel giugno scorso, cacciato prima dell’inizio della stagione dopo che era stato confermato.

Ma andiamo con ordine. La storia che vi raccontiamo parte dal 2008, col Varese in C2 guidato da mister Carmignani che nel mese di ottobre lo lascia in eredità a Sannino; quest’ultimo lo raccoglie all’ultimo posto e lo conduce alla vittoria del campionato. Il tecnico di Ottaviano rimane alla guida dei biancorossi per altri due anni vincendo i playoff di Prima Divisione (2009/2010) e poi arrivando ai playoff di Serie B nell’anno 2010/2011. A fine stagione saluta insieme al ds Sean Sogliano. Come direttore sportivo arriva Mauro Milanese e la società punta sul giovani allenatore Benny Carbone: nulla da fare, esonerato dopo una manciata di giornate. Nel turno infrasettimanale sul campo di Vicenza fa il suo esordio in panchina mister Rolando Maran che condurrà la squadra alla finale playoff con la Sampdoria.

Conclusa quell’avventura, il Varese riparte con Fabrizio Castori (2012/2013): l’obiettivo sono i playoff di Serie B, la squadra parte bene e si mantiene in zona spareggi promozione per gran parte del campionato. La rottura qui si registra a fine stagione, esattamente a cinque giornate dal termine. Al tecnico marchigiano è fatale la sconfitta in casa della Pro Vercelli ultima in classifica; gli subentra Andrea Agostinelli che non riesce a condurre la squadra ai playoff.
Finisce un ciclo con Rosati che lascia la presidenza a Laurenza.

Stagione 2013/2014, nuovo giro nuova corsa. Si riparte dal toscano Stefano Sottili e questa stagione sarà la più travagliata a livello di panchine. L’allenatore viene esonerato dopo la sconfitta a Lanciano, a novembre, e al suo posto arriva Carmine Gautieri. Al tecnico napoletano è invece fatale il 3-0 rimediato in casa dal Padova: viene sollevato dall’incarico, se ne va anche il direttore sportivo Milanese e il Varese richiama Sottili. Non finisce qui perché a due giornate dalla fine, con la squadra ad un passo dai playout, si registra l’ennesimo cambio: via Sottili, torna Stefano Bettinelli, ex vice di Sannino ed ex tecnico della Primavera. La squadra si salva ai playout contro il Novara grazie ai quattro gol di Leonardo Pavoletti.

Arriviamo al 2014/2015, si riparte dalla varesinità: Bettinelli in panchina e Lele Ambrosetti nel ruolo di direttore sportivo. Buona la prima parte di stagione, disastrosa la seconda. In società c’è l’arrivo di Imborgia. Bettinelli viene esonerato il 1 marzo, al suo posto arriva Davide Dionigi, ma la sua avventura dura appena una settimana: dopo la sconfitte con Cittadella (3-0), nel turno infrasettimanale, e con il Bologna (3-1), il Varese richiama Bettinelli che non riesce ad evitare la retrocessione. Oltre a questo si registra anche il fallimento del club, dopo la brutta parentesi Zeiter che per la panchina aveva scelto Ramella prima di non iscrivere la squadra alla Lega Pro.

2015/2016, anno della rinascita. Il Varese Calcio riparte dall’Eccellenza sotto la presidenza di Gabriele Ciavarrella e con Giuliano Melosi in panchina. La squadra vince il campionato, Melosi viene confermato e poi sostituito con Ramella che inizia l’avventura in Serie D. Arriviamo all’altro ieri: il tecnico ex giocatore biancorosso viene sostituito da Ciccio Baiano. Un nuovo capitolo della lunga storia biancorossa si sta già scrivendo.

Tutte scelte giuste? Sicuramente azzeccatissime quelle legate a Sannino e Maran; mentre i fallimenti più grandi si sono registrati quando allenatori esonerati sono stati poi richiamati in panchina. E’ la dura legge del calcio, quando una squadra non gira a pagare è sempre per primo il mister, a volte anche per colpe non sue. Tutte le panchine sono calde, a Varese, negli ultimi anni, la panchina è scottata parecchio.

Elisa Cascioli