A dar retta ad uno studio pubblicato tempo fa dal settimanale Panorama, Caravaggio sarebbe il comune della provincia di Bergamo con la più alta qualità della vita. Nulla di strano. Soprattutto se nel conto della ricerca della felicità caravaggina ci si mette anche la locale squadra di calcio (prossimo avversario della Pro Patria, domenica alle 15 allo stadio “Comunale”), graziata da due ripescaggi consecutivi nonostante altrettante retrocessioni in Eccellenza. Quando si dice la provvidenza. Del resto, il Santuario di Santa Maria del Fonte non è certo lì per caso.

Ma la quinta stagione consecutiva in Serie D, più che sul campo è stata guadagnata (ancora una volta) fuori. In virtù di una società strutturata, solida e rigorosamente a chilometro zero. Dai Mombrini (Giovanni e Luigi, rispettivamente presidente onorario ed esecutivo), al DG Giuseppe Prevedini, per due mandati sindaco (leghista) della cittadina della Gera d’Adda, balzato alla ribalta della cronaca nazionale quando rifiutò la cittadinanza ad un egiziano non in grado di leggere correntemente in italiano. Perché parlare tricolore è un dovere costituzionale. Anche se magari, in privato, la lingua d’espressione è il vernacolo locale.

In panchina siede Marco Bolis, chiamato dalla Trevigliese a raccogliere il testimone di Ernestino Ramella. Obiettivo? Ripetere l’exploit dell’anno prima e cioè vincere (anche in biancorosso) il campionato di Eccellenza. Ma il ripescaggio di cui sopra ha poi cambiato le prospettive. Sul terreno di gioco, il 4-2-3-1 della prima giornata (funambolico 4-4 a domicilio con l’Olginatese), è stato rivisto e corretto nel 4-3-3 che ha caratterizzato lo 0-3 corsaro di Scanzorosciate. Nello specifico, in porta Seveso (97), preferito a Pala dopo i 4 peperoni dell’esordio; Ghergu (97), Ferri, Galimberti e Teoldi in difesa; Zanola, Andrea Delcarro (in rosa con il fratello Francesco) e Lamesta (96) in mediana; Crotti, il grottagliese Ciro De Angelis e Tueto (98) in attacco.

Precedenti? Nessuno in campionato, uno (freschissimo) in Coppa Italia: 2-2 il 21 agosto con passaggio al primo turno deciso alla lotteria dei rigori dal penalty realizzato da Pedone e da quello parato da Gionta a Buzhala. Quantomeno domenica, l’appendice dal dischetto non sarà necessaria.

Giovanni Castiglioni