Il mese di giugno è certamente uno dei mesi più caldi per il calcio dilettanti, dove si tirano le somme della stagione appena conclusa e dove si inizia a dare forma a quella che verrà. Le più classiche cene di fine anno, solitamente, sono il momento utile per i saluti, nonché l’atto in cui ci si guarda negli occhi, si capisce in che direzione proseguire e si stila un progetto da seguire passo – passo per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Anche in casa Viggiù la “prassi” è stata più o meno la medesima: ritrovarsi dinanzi ad un bicchiere di vino per raccontarsi gli aneddoti dell’annata. Qualche settimana fa, infatti, tutto ciò ha avuto luogo tra il presidente Mai, il ds Maratea, il mister della prima squadra Colucci ed ovviamente tutti i ragazzi che in questo campionato hanno contribuito a raggiungere l’ottava piazza e i 41 punti complessivi. Una serata rivelatasi utile per mettere a tacere anche alcune “malelingue” che davano la società ai titoli di coda o comunque navigante in acque un po’ agitate, rassicurando così tutti coloro che hanno ancora voglia di sposare la causa. Perché se è vero che il calcio è fatto di scelte, è bene che queste siano dettate da motivazioni personali dell’una o dell’altra parte, e non da fattori esterni che non fanno altro che destabilizzare un ambiente propenso e desideroso di fare bene, o addirittura benissimo. “Dopo una buona stagione, fatta anche di qualche rammarico, ripartiamo con la voglia e l’entusiasmo di migliorarci ancora, di puntare alle zone alte della classifica, abbiamo in testa un progetto limpido e ambizioso e ce la stiamo mettendo tutta per realizzarlo”, ha dichiarato con decisione il presidente Mauro Mai. “Su di noi ogni anno circolano voci spiacevoli e non veritiere – aggiunge Mai – pronte a metterci in ombra quando qui, invece, avviene tutto alla luce del sole; credo che ognuno farebbe bene a guardare la propria situazione, noi siamo sereni e convinti della strada intrapresa”. E quale sarà la strada del Viggiù lo spiega il direttore sportivo Francesco Maratea, orgoglioso di aver detto sì a questo progetto, umile ma convinto di poter fare bene: “Innanzitutto ringrazio per l’opportunità che mi è stata data, cercherò di fare del mio meglio, e ringrazio anche il Morazzone, società da cui provengo che mi ha aiutato a formarmi, a loro auguro ogni bene, quello che posso dire è che qui c’è davvero la volontà di crescere e di puntare in alto, sono convinto dei nostri mezzi e sono felice della sintonia che c’è con la società”. Ma come si sta muovendo Viggiù? “Viggiù si sta muovendo con mister Colucci (subentrato a Criscimanni nel corso dell’anno) al timone di una barca che sa bene in che direzione andare, e su questa barca ci sarà sicuramente lo zoccolo duro biancoblù, con tantissimi ragazzi confermati dalla passata stagione e con qualche nuovo innesto di qualità”. “E’ vero che con qualche atleta le strade si sono divise – prosegue il ds – ma ci tengo a precisare che si tratta di scelte personali che nel calcio ci stanno, non certo di rapporti incrinati, non c’è nessuno che andrà via per battibecchi o incomprensioni”. Viggiù è quindi pronto a…”Vincere”, confermano presidente e ds. “Non ci nascondiamo vogliamo vincere, fare bene, crescere, rinnovare anche il settore giovanile, abbiamo tante belle idee e tutte le intenzioni di metterle in pratica, poi come sempre sarà il campo a dire la verità”.
Mariella Lamonica