L’8 ottobre è iniziato il tredicesimo campionato italiano di Ice Sledge Hockey, l’hockey su ghiaccio praticato su slittino. La stagione è partita dal doppio scontro a Torino tra la rappresentativa piemontese dei Tori Seduti e quella varesina dell’Armata Brancaleone. Per la Brancaleone, che aveva totalizzato 0 punti nella scorsa annata, è arrivata una vittoria nel primo incontro e una sconfitta nel secondo. Un buon avvio, dunque, rispetto al precedente campionato. Una partenza ulteriormente impreziosita dalla chiamata di sei atleti per il raduno della nazionale. Ne abbiamo parlato con Andrea Bollen, l’assistente di coach Malfatti.

Andrea Bollen sledge hockeyQuali sono gli obiettivi per questa stagione?
“Di sicuro intendiamo fare meglio degli altri anni e siamo partiti col piede giusto, motivando i ragazzi che hanno voglia di seguirci e hanno intenzione di far bene, anche perché hanno due allenatori che lavorano costantemente con loro. Un ulteriore obiettivo è quello di convincere, attraverso i risultati di questa stagione, altri ragazzi ad unirsi a noi per far crescere il numero giocatori in nazionale provenienti dalla nostra società”.

Sei giocatori dell’Armata Brancaleone saranno aggregati al raduno della nazionale di fine ottobre. Cosa significa questo traguardo per la società?
“È una soddisfazione immensa perché vuol dire che il nostro lavoro viene apprezzato. Sono stato invitato anch’io ad unirmi al raduno per imparare i metodi di allenamento in ambito internazionale che sono diversi da quelli che usiamo abitualmente per preparare il campionato. Rispetto alle ultime convocazioni, tra i nostri ragazzi ci sarà anche Lorenzo D’Andrea che verrà visionato da coach Da Rin”.

Cosa si aspetta da questa esperienza con la nazionale?
“È una situazione che mi rende veramente felice. Ho anche dei ringraziamenti da fare perché non ci sarei mai arrivato senza l’aiuto di Daniela Colonna-Preti e Matteo Malfatti. Daniele mi supporta come società, Matteo mi ha insegnato tantissime cose. Speriamo di imparare tanto anche da coach Da Rin che ha una lunga esperienza in campo internazionale”.

Le Aquile del Sudtirolo sono ancora favorite?
“Sicuramente le Aquile hanno un vivaio più esteso del nostro, perciò i favoriti d’obbligo rimangono loro anche per questo campionato. Anche a Torino hanno più hockey-sense rispetto a noi e quindi penso che le gerarchie non dovrebbero essere sovvertite, ma non si sa mai”.

Filippo Antonelli