Il Cassano HC avvierà oggi, 1 agosto, la preparazione con Mister Davide Kolec, alla guida della squadra per il terzo anno consecutivo. La sorpresa di questa preparazione è l’inizio così anticipato rispetto a tutti gli anni precedenti, il cui avvio avveniva solitamente dopo ferragosto. Sembra forse un segnale delle intenzioni della squadra amaranto per raggiungere gli obiettivi fissati. Obiettivi di cui abbiamo parlato con l’allenatore Davide Kolec.
Nuova stagione, nuovi obiettivi…
“La squadra è molto giovane, è una squadra inesperta, ma la cosa positiva è che 6-7 giocatori sono rimasti dagli scorsi anni. Tutti ci danno già per spacciati, ma io sfido tutti. Non voglio essere presuntuoso, ma voglio dimostrare a tutti che questi ragazzi hanno fame e penso di non sbagliarmi. La maggior parte li conosco e con l’aiuto dei giocatori più grandi, con una buona coesione, tutto è possibile. Vogliamo l’accesso ai playoff”.
Arrivano anche due nuovi giocatori – Popovic e Saitta – si spera arrivi anche un portiere. Come cambia l’assetto della squadra anche senza Moretti?
“Sicuramente Nikola Popovic giocherà terzino sinistro, quello che abbiamo visto di lui ci piace davvero tanto e per questo l’abbiamo ingaggiato. Quando l’abbiamo provato aveva 10 kg in più ed era fuori forma ma già allora faceva la differenza. Credo sia un giocatore molto valido per la nostra squadra e sono sicura che lo dimostrerà. Saitta Gabriele è giovane ed è un ragazzo che ha molta voglia; di fatti ci è piaciuto tantissimo proprio per questo animo. Si vede che ha voglia di imparare e spero che questo anno impari tanto con noi. Se rimaneva Moretti era meglio, ma siamo contenti lo stesso; speriamo di riuscire a trovare un portiere”.
Si inizia dalla preparazione, come sarà strutturata e dove si farà?
“Ho elaborato una strategia nuova e tutta la preparazione si svolgerà al Tacca. Non perchè voglio sfatare miti, ma mi sono convinto negli anni e anche grazie all’università, che la pallamano è uno sport che deve essere preparato in palestra perchè sono movimenti specifici. Dati scientifici, parlando con il preparatore atletico Carlo Simonelli e con tanti altri allenatori di livello, sono arrivato alla conclusione che fare la corsa fuori non serve a nulla. Quest’anno proverò e poi vedremo se ho ragione o no. Quindi solo palla, movimenti specifici, situazioni di gioco e tanto divertimento”.
Per te è il terzo anno da allenatore, come ti senti? Cosa è cambiato in questi anni?
“Sicuramente sono cambiato tanto, più che altro non avrò ancora l’esperienza adatta per essere un allenatore di altissimo livello, ma sento di essere cambiato tanto, soprattutto sul piano caratteriale. Ora sono molto più calmo, più lucido; ma le parole non contano, contano i fatti, si vedrà quest’anno. Non mi manca la voglia di dimostrare perchè ancora non ho dimostrato nulla, non mi manca la voglia di imparare, sono costantemente aperto a tutto e a tutti, voglio imparare tutto. Avere il privilegio di fare ancora un anno come allenatore di una squadra di A1 e allenare questi ragazzi è un’esperienza unica. Posso solo essere grato a tutti, alla società, ai ragazzi e spero che quest’anno farò vedere il mio valore e il valore dei miei ragazzi. Ci meritiamo di più di quel che abbiamo ottenuto ad oggi. Quest’anno daremo tutto, è un anno importante”.
Federica Scutellà
(foto Peo Moroni)