Il Cassano HC, reduce dalla sudata vittoria contro Molteno, torna al lavoro per il prossimo obiettivo. Si guarda avanti con Mezzocorona che sarà ospite al Palazzetto Tacca, mercoledì 1 novembre alle 20:30.

Cassano ad oggi ha incassato una sola sconfitta contro Trieste, un pareggio con Pressano e tre vittorie piene con Eppan, Malo e Molteno. Mister Kolec ci tiene a sottolineare quanto sacrificio ci sia dietro a queste vittorie, invita i tifosi a mettere da parte le critiche e a incitare la propria squadra, forse proprio come ha visto fare a Molteno nell’ultima gara: “Faccio i complimenti ai miei ragazzi perché hanno dato il massimo, nonostante sia stata una gara giocata con un under 20 in campo, contro una squadra come Molteno, in trasferta con un pubblico a cui faccio i complimenti. E’ stata una gran bella partita: non dal punto di vista tecnico, tattico, bensì sul lato caratteriale. Grinta e voglia hanno determinato la vittoria. Quindi non è solo una vittoria. E’ molto di più per me e per i ragazzi. Dopo aver perso di 12 contro Trieste, dopo tutte le critiche ricevute, dopo aver subito così tanto una sconfitta, abbiamo vinto e ripeto che abbiamo vinto, questa così come le altre, con una maggioranza in campo di under 20.  C’è solo da fare i complimenti a questi ragazzi e spero che mercoledì prossimo il pubblico ci sarà e farà il tifo per questi ragazzi che sono di Cassano Magnago, giocano in casa e sono giocatori di casa. Spero non ci sarà posto per le critiche ma solo per l’incitamento“. Questo è lo sfogo di mister Kolec rivolto a tutti.

Ora gli amaranto sono in attesa del responso del giudice sportivo in merito al cartellino rosso e poi blu preso da Bellotti al termine del primo tempo contro Molteno: “Stiamo aspettando il responso, sicuramente la sua mancanza l’abbiamo sentita nel secondo tempo contro Molteno”. Su Mezzocorona afferma:  “E’ una grande squadra, sono esperti, sarà una gara difficile e noi stiamo lavorando per essere pronti e dare il massimo per questi 2 punti importantissimi”.

Federica Scutellà
(foto Peo Moroni)