Andiamo alla scoperta della Openjobmetis che affronterà il campionato di Serie A 2017/2018. Tante novità e qualche conferma per una squadra che punta sulla versatilità e sulla grinta per dire la sua in una stagione che non la vede – sulla carta – tra le protagoniste assolute. Oggi ci concentriamo sui playmaker: Cameron Wells e Matteo Tambone.

IL TITOLARE: CAMERON WELLS

Cameron Wells ArticoloCameron Wells è nato a Houston (Texas) il 23 settembre 1988. È concittadino e quasi coetaneo dell’ex biancorosso Aubrey Coleman (classe ’87). In NCAA ha giocato per quattro anni con la maglia dei Citadel Bulldogs (2009-2013) ed è stato leader della squadra fin dall’inizio: ha chiuso la sua esperienza universitaria con 16.1 punti, 5.2 rimbalzi e 3.8 assist di media.

È arrivato in Europa nel 2013 e la prima squadra in cui ha militato nel Vecchio Continente è stata una formazione olandese: con i Landstede Zwolle ha tenuto 14 punti e 3.8 assist a partita. Ha salutato l’Olanda per abbracciare il basket tedesco, dapprima con i Tigers Tubingen e poi con i Giessen 46ers. In particolare ai secondi si è legato per lungo tempo, rimanendo nello stato di Hesse per tre stagioni.

Il suo contributo alla causa dei 46ers è stato solido e costante nel corso degli anni ed è in particolare nell’ultima stagione che Wells è effettivamente esploso: 14 punti, 2.7 rimbalzi e 4 assist di media. Tra il 2016 e il 2017, infatti, ha realizzato le sue migliori partite in carriera (in Europa) nelle principali voci statistiche: 30 punti contro Bamberg, 10 assist contro Rasta Vechta e 8 rimbalzi contro Bayreuth.

Con la firma di Wells, Varese si porta in casa un giocatore di esperienza e di leadership, capace di caricarsi la squadra sulle spalle e di riconoscere i momenti della gara. È migliorato nel tiro da tre (39.5% nell’ultima stagione rispetto al 28.3% degli anni al college), ma non è comunque un tiratore puro: non ha mai segnato più di quattro canestri dall’arco in una partita da quando è in Europa. L’altezza – leggermente sotto la media per il ruolo (1.85m) – è compensata da una stazza che gli consente di resistere ai contatti.

LA RISERVA: MATTEO TAMBONE

Matteo TamboneMatteo Tambone è nato a Graz, in Austria, il 14 maggio 1994. È cresciuto nelle giovanili della Virtus Roma, con la quale ha esordito in Serie A il 14 ottobre 2012 (Roma-Reggio Emilia). In quella stagione, conclusasi per Roma con il raggiungimento della Finale Scudetto, Calvani gli ha concesso 79 minuti complessivi sul parquet. Contro Pesaro ne ha giocati 18, segnando 5 punti con 2/2 al tiro.

Dopo l’annata d’esordio in Serie A, è sceso di categoria per vestire la maglia di Ravenna. Tre stagioni in Romagna (intervallate da una a Treviglio) con un continuo crescendo di prestazioni: dai 18.7 minuti di media del primo anno con l’allora Acmar si è passati ai 12.7 punti a partita in 31.2 minuti degli ultimi Playoff. Ravenna si è arresa solo in semifinale contro la Virtus Bologna.

Tambone ha giocato nel 2015 con la nazionale sperimentale allenata in quel periodo proprio da Attilio Caja. Ha buon tiro da fuori e soprattutto buonissimo fisico, caratteristica che gli permette di giocare anche da guardia e che aggiunge centimetri e chili ad una squadra che potrebbe altrimenti risultare in parte sottodimensionata in una categoria come la Serie A.

Filippo Antonelli