E’ ufficialmente iniziato ieri pomeriggio con le prime verifiche il Rally Internazionale dei Laghi, giunto quest’anno alla 26^ edizione. Il via vero e proprio della gara scatterà questo pomeriggio alle 15.10 con la prova “Colacem”, la prima delle otto speciali in programma tra oggi e domani. A capo dell’organizzazione di questo evento che scalda gli animi degli appassionati da più di cinque lustri c’è Andrea Sabella, patron dell’Asd Laghi.

A Varese quando si parla di motori si pensa subito a Sabella. Ma come è nata questa sua passione?
“Ho amato le macchine fin da bambino. Giocavo sempre con le macchinine, non mi staccavo mai da loro, ma ho avuto la vera folgorazione quando ho assistito dal vivo al mio primo rally. Era troppa la curiosità di vedere da vicino queste macchine di cui avevo tanto sentito parlare e mi ricordo che ci sono andato da solo. Poco alla volta mi sono interessato sempre di più alle corse fino a che, quando finalmente ho preso la patente, ho deciso di provare a guidarne una”.

E così ha avuto inizio la sua carriera.
“Come pilota, devo ammettere, che non ho vinto moltissimo. Non ho mai avuto macchine veramente competitive e ho sempre dovuto dare il meglio di me per provare ad avere il massimo da una vettura. Se ho un rammarico, dunque, è quello di non aver corso per un team di alto profilo e che aveva grandi ambizioni. Nel complesso, però, mi sono tolto le mie soddisfazioni: ho conquistato il Trofeo Peugeot di zona gruppo N e mi sono distinto anche nella classe Under 25 promotional e ho collezionato tantissimi secondi e terzi posti”.

Insieme ad un team di persone, è lei ad organizzare il Rally Internazionale dei Laghi. Quando ha iniziato?
“Ho cominciato ad organizzare rally minori parecchi anni fa. Sono partito dal Rally del Carnevale a Viareggio e nei primi anni Novanta, con alcuni amici di una scuderia, sono entrato nel gruppo organizzatore del rally che si teneva a Varese grazie alla collaborazione dell’ACI. Quando l’ACI non ha avuto più la forza di continuare nel progetto, sono entrato definitivamente con Varese Corse e abbiamo messo in piedi la Brusimpiano-Luino che ha avuto tantissimo seguito. Da lì abbiamo sempre dato via noi dell’Asd Laghi al Rally Città Giardino e al Rally dei Laghi che quest’anno festeggia il suo 26° compleanno”.

L’organizzazione di un evento di questa portata non è semplice. Quali sono le maggiori difficoltà?
“Nel corso degli anni sono aumentate le regole, le norme e le restrizioni da rispettare. Alcuni si lamentano per la chiusura di certi tratti di strade per la manifestazione, altri, invece, ne sono felici; ci vuole tanta pazienza e molta organizzazione perchè tutto deve combaciare esattamente. Per questo motivo, di solito già ad agosto dell’anno precedente cominciamo a riunirci per pensare al Rally dei Laghi successivo”.

Quali sono, invece, le più grandi soddisfazioni?
“La passione che muove me e tutti coloro che collaborano con me ci fanno sempre pensare e ribadire con forza che valga davvero la pena dedicarsi per mesi e per nottate intere a questo evento. Inoltre, è bellissimo vedere che così tante persone assistono alla gara ai bordi delle strade”.

C’è una macchina che ha amato e ama più di tutte? E il pilota?
“Ho iniziato con la Ritmo 130 e mi è rimasta nel cuore. In generale, però, sono troppo un appassionato di macchine perché qualcuna non mi piaccia, trovo sempre qualcosa in ognuna di loro che mi colpisce positivamente. Quanto al pilota, ho sempre rispettato gli avversari che ho incrociato, ma non ho mai avuto un preferito; ho sempre pensato di essere io il più forte”.

Se un bambino è appassionato di motori, macchine, rally come lo era lei da piccolo, che cammino gli consiglierebbe?
“Gli direi di iniziare con qualche trofeo, possibilmente avendo alle spalle una casa che gli dà una mano dal punto di vista economico. Dovrebbe anche appoggiarsi ad un tutor per correggere gli errori e testare quali sono le sue reali ambizioni. E poi, come in tutte le cose nella vita, dovrebbe sporcarsi le mani, rimboccarsi le maniche, avere coraggio, dedizione e anche un pizzico di fortuna”.

Tra i varesotti attualmente in pista, chi è il più talentuoso secondo lei?
“De Tommaso, Crugnola, Miele, Di Palma e Freguglia sono ormai dei piloti già formati. Miele non è più un ragazzino di primo pelo e a Crugnola è stata data una vera chance piuttosto tardi, ma ora sta correndo nel Mondiale con buoni risultati. Sono tutti bravi e non ne ho uno preferito. Vedremo chi tra coloro che prendono parte al Rally dei Laghi avrà la meglio. Che vinca il migliore!”.

Laura Paganini