Sono fratello e sorella, giocano a pallamano a Cassano Magnago in due ruoli totalmente diversi, lui, Andrei è un portiere della categoria under16; lei, Bianca, è il terzino sinistro della Pallamano Cassano Femminile, u18 e di A1. Entrambi si sono distinti in ambito nazionale nelle proprie categorie u16 e u18, alle finali Nazionali, ottenendo il premio di migliore giocatore nel proprio ruolo. Impegno, dedizione e spirito di sacrificio, queste sono le modalità di approccio alla Pallamano dei due giovani rumeni. I fratelli infatti sono arrivati in Italia 9 anni fa e per questo non potranno, per il momento, essere convocati in Nazionale, anche se attorno ai due atleti c’è un certo interessamento. Robert Andrei Barbosu, allenato da mister Rokvic, ha vinto lo Scudetto davanti al pubblico casalingo del PalaTacca alle finali Nazionali Under 16. Hai vinto lo Scudetto con la tua squadra al PalaTacca, che emozione hai provato? “È stata una grandissima emozione, sono stato così felice che non avevo più parole per esprimermi. Ci siamo riscattati di due anni fa, ma questa volta noi siamo riusciti a dare di più, siamo cresciuti tanto e penso che si sia visto”. Sei anche il miglior portiere di queste finali Nazionali, un titolo che ti aspettavi? “Ad essere sincero non me l’aspettavo, però è stata una grande soddisfazione”. A una settimana di distanza anche tua sorella ha vinto il riconoscimento come miglior giocatrice nel suo ruolo. Qual è il segreto di questo successo? “Basta giocare e pensare a vincere quella partita, dare il massimo per la squadra. Grazie anche ai miei compagni e allenatori dò ancora il massimo, abbiamo ancora molto da imparare ma questo è un inizio per andare avanti e non mollare mai”. Bianca Barbosu, allenata da coach Parini per l’under 18, mentre da Beltrame per la serie A1, è salita sul secondo gradino del podio con il titolo di vicecampione d’Italia, dopo la sconfitta contro Casalgrande Spallanzani alla finale. Com’è andata questa esperienza alle finali Nazionali Under 18? “Nonostante la finale non sia andata come speravano, torno a casa con il sorriso. Le emozioni che abbiamo provato sono state molto positive e torniamo a casa con un secondo posto meritato e come risultato di numerosi sacrifici. Queste finali ci hanno unite molto come squadra e ci ha fatto imparare molto per essere più forti di prima”. Hai ricevuto il premio come miglior giocatrice, segnale evidente che tutti i tuoi sacrifici e la tenacia ripagano!? “Sono contenta per il premio ma è sempre meglio portare a casa lo scudetto. Questi premi sono delle soddisfazioni ma vincere e festeggiare insieme alla squadra e alle persone che ci sostengono è ancora meglio”.
Federica Scutellà