Poco meno di un anno fa Nicolò Martinenghi fu in grado di ottenere un oro (rana 100m) e due argenti (rana 50 e 200m) agli Europei Juniores in Ungheria. Ai campionati italiani primaverili di quest’anno, l’azzatese classe ’99 si è lanciato definitivamente nel nuoto dei grandissimi: per lui sono arrivati record e medaglie, in attesa del ritorno in vasca previsto per domani sulla distanza dei 200m.

Nicolò – che difende i colori del Nuoto Club Brebbia – ha voluto fare le cose in grande e il tempo fatto registrare nelle batterie dei 50m rana è stato stratosferico: 26”97. Primo italiano ad abbattere il muro dei 27” sulla distanza, record mondiale Juniores e secondo miglior tempo assoluto del 2017 (dietro al britannico Adam Peaty).
Ha poi vinto la finale con un tempo di 27”09 e si è ripetuto il giorno dopo: ha sfiorato il record italiano sui 100m rana facendo registrare un 59”46, di nuovo secondo miglior tempo assoluto dell’anno dietro a Peaty. Con questi tempi si è qualificato su entrambe le distanze ai Mondiali di Budapest in programma per luglio. Nicolò potrebbe impreziosire la sua avventura agli Assoluti con una medaglia nei 200m.

«Ho avuto un problema al ginocchio che però – spiega Martinenghi – non mi ha condizionato. Sapevo di poter fare bene, anche se forse sui 50m ho fatto persino di più di quello che mi aspettavo. Questi risultati, comunque, sono in linea con quello che mi ero prefissato per questi campionati. La mia distanza preferita? Quest’anno sono stato molto eclettico, ma direi i 100m».

«Sono ancora concentrato su questi Assoluti – continua l’azzatese – perché mancano i 200m, ai Mondiali non ci penso ancora. Oltretutto c’è anche di mezzo una tappa intermedia europea in cui proverò a strappare la semifinale o la finale». Martinenghi, in questi campionati italiani, ha dimostrato di saper fronteggiare molto bene la pressione: arrivava a Riccione da grande promessa e si è trasformato in certezza.

Quale lavoro c’è dietro a questi risultati, ottenuti a nemmeno 18 anni? «Nei giorni in cui ho il doppio allenamento arrivo in piscina alle 8 per un’ora e mezzo di acqua. Il liceo Marco Pantani di Busto mi permette di entrare alle 10.20, poi alle 14.30 sono di nuovo in piscina e nuoto fino alle 17. La mia giornata di allenamenti si chiude con un’ora e un quarto di palestra e alle 19.30 circa arrivo a casa».

Dedizione, sacrificio, duro lavoro. E uno straordinario talento, ovviamente. Sono questi i segreti di un giovane ragazzo di Azzate che si è conquistato un posto tra i migliori nuotatori italiani. A luglio, poi, avrà la possibilità di confrontarsi con i migliori ranisti del mondo. Chissà che non sia già pronto per essere uno di loro.

Filippo Antonelli