QUI VARESE – Da Borgo Pace… all’inferno.
Dal mini-torneo interzona che qualificava alle finali nazionali Under 20, giocato nel verde delle colline pesaresi, ad un campionato, quello di serie B, ancora tutto da giocare e definire nel grigiore della pianura padana. Il Varese Basket Femminile chiude definitivamente la parentesi giovanile più prestigiosa e si rituffa nel clima incandescente di un campionato che deve esprimere gran parte dei suoi verdetti.
“Ci siamo messe alle spalle una settimana decisamente impegnativa e – dice Lilli Ferri coach di Varese -, certamente particolare nella sua organizzazione logistica con allenamenti poco performanti perché il gruppo di senior della serie B privo del supporto delle ragazze più giovani non ha potuto lavorare granchè. Di contro le Under hanno disputato tre gare molto impegnative rientrando in città abbastanza spremute. Però, per tutte quante le mie giocatrici è già ora di voltar pagina e pensare ad un finale di stagione regolare senza respiro con centoventi minuti davvero difficili”.
Infatti: voi sarete a Biassono per giocarvi un match delicato per entrambe le squadre…
“Loro sono ancora in piena lotta per conquistare il quarto posto, mentre noi, al momento, pur avendo quattro punti di vantaggio nei confronti di BF Milano non abbiamo ancora fra le mani la certezza matematica del secondo. A Biassono contro una squadra tosta che ci ha già battuta all’andata, ci aspetta una gara vera nella quale dovremo essere brave a sfoderare carattere, grinta e intensità a livelli massimali poiché, stante le premesse, non abbiamo avuto il tempo materiale, né le possibilità di preparare in modo accurato la gara sotto il profilo tattico. Quindi – conclude l’allenatrice di Varese -, attendo dalle mie giocatrici una classica partita tutto cuore per muovere un altro passo, probabilmente decisivo, in classifica”.

QUI PRO PATRIA – A vederla così minuta, così “scricciolo” rispetto a compagne certamente più fisicate, non diresti mai che un “corpicino” come il suo possa produrre così tanta energia. Eppure Stefania Landoni, guardia della Hupac Pro Patria, esce dalla panchina bustocca proprio per cambiare senso, ritmo e “situazione energetica” delle partite.
“Un ruolo che mi piace quello di “guastatrice” – dice Landoni -. Un ruolo al quale, dopo anni di campionati senior (diverse stagioni in serie C al Carroccio Legnano, ndr), sono ormai abituata giacchè tutti gli allenatori, capitalizzando la mia reattività, mi hanno sempre utilizzata proprio per alzare la velocità delle esecuzioni offensive e l’aggressività difensiva. In realtà dal punto di vista tecnico il mio ruolo sarebbe quello di jolly del reparto esterne perché a seconda della situazioni tattiche posso giocare dei minuti da guardia e anche da playmaker. Per quel che mi riguarda la posizione in campo conta poco perché l’importante è giocare e alla Pro Patria, al mio primo anno in serie B, mi sono ritagliata spazi di gioco più che discreti”.
Che valutazione dai al campionato prodotto fin qui dalla tua squadra?
“La valutazione, comunque più che positiva per un gruppo neopromosso e giovanissimo, andrebbe spezzata in due parti. La prima parte, quella relativa al girone d’andata, è stata condizionata in modo evidente dalla scarsa conoscenza reciproca, tipica di un gruppo molto rinnovato, e dall’assenza iniziale di Cintia Dos Santos, elemento cardine per la nostra squadra. La seconda parte, invece, comprende il girone di ritorno in cui stiamo facendo molto meglio sia in termini di risultati raccolti che di gioco prodotto. Certo, rimangono ancora dei difetti da “DNA”, ma come si suol dire ci stiamo lavorando”.
A quali difetti ti riferisci?
“Frenesia, mancanza di lucidità, scarsa capacità di gestire i momenti di pressione fisica e mentale. Questi sono sostanzialmente i problemi ancora da risolvere o quantomeno limitare. Magagne che, come nel caso dell’ultima gara a Vittuone, ci sono costate la partita a causa di palle perse, cattive scelte di passaggio e tiri affrettati nel momento cruciale”.
Quindi, nel focus migliorativo, c’è da mettere l’attacco?
“Soprattutto la fase offensiva e la tante imperfezioni offensive che, purtroppo, deprimono l’efficacia della nostra difesa che giornata dopo giornata diventa sempre più solida – ad una squadra talentuosa come quella di Vittuone abbiamo concesso solo 38 punti – ed efficace. Però, in allenamento da qualche settimana a questa parte abbiamo cambiato registro ponendo molta più attenzione ai giochi d’attacco e tutte le situazioni tecnico-tattiche in uso là davanti”.
Prospettive a breve uguale Trescore, a lungo termine uguale playout: come descrivi questi due momenti?
“Quella contro Trescore sarà una gara molto impegnativa contro una delle formazioni di dure e spigolose del campionato. Loro giocano con grandissima aggressività fisica e, detta in modo chiaro, randellano come maniscalchi. Noi dovremo giocare senza farci intimidire e, anzi, cercando di usare lo stesso metro. Le prospettive a lungo termini invece sono semplici: arrivare alle gare salvezza in salute e in grande forma tecnica e mentale per conquistare la permanenza in serie B. Un obiettivo ambito da tutte quante sia perché abbiamo costruito un gruppo molto affiatato che si diverte in campo e fuori sia perché – conclude in tono fiducioso Stefania – proprio contro le formazioni più forti abbiamo dimostrato di valere ampiamente la categoria. Mi sembrano motivi sufficienti, no?”.

RISULTATI VENTISETTESIMA GIORNATA
Brescia-Giussano 52-58
Lodi-Bresso 73-71
Trescore-Mariano 62-43
Vittuone-Pro Patria 38-36
Valmadrera-BF Milano 39-59
Milano Stars-Biassono 65-53
Usmate-Pontevico 56-39
Varese-Villasanta 65-59

CLASSIFICA
Milano Stars 44; Varese 42; Giussano, BFM 38; Biassono 36; Brescia 32; Vittuone 28; Lodi 26; Pontevico, Valmadrera, Trescore 22; Usmate 20; Villasanta 18; Bresso, Pro Patria 16; Mariano 12.

VENTOTTESIMA GIORNATA
Biassono-Varese
Pro Patria-Trescore
Pontevico-Milano Stars
Lodi-Giussano
BF Milano-Vittuone
Mariano-Brescia
Villasanta-Valmadrera
Usmate-Bresso

 Massimo Turconi