Michela rappresenta uno dei volti nuovi nella formazione bustocca edizione 2016-2017, è una classica ala “jolly”, quindi impiegata sia sul perimetro, sia vicino a canestro in relazione alle necessità tattiche della squadra, ha avuto fin qui un percorso agonistico travagliato a causa di un serio infortunio al polso che l’ha tenuta lontana dai campi per oltre due mesi. Le “cure” di Michela Monticelli, futura osteopata, per l’Hupac Pro Patria Busto che ha cominciato l’avventura nei playout salvezza con la sconfitta rimediata a Brescia.
“Battuta d’arresto dolceamara con il lato dolce che – spiega Michela – è rappresentato dalla nostra prestazione, intensa, giocata alla pari per trentacinque minuti con le bresciane e ricca di spunti interessanti sotto ogni profilo. Poi, c’è la parte amara che comprende l’essere andate a Brescia prive di tre giocatrici importanti ed esperte come Cintia Dos Santos, De Bernardi e Cavaleri. Credo che con il nostro terzetto in campo, sarebbe finita in maniera abbastanza diversa, a partire dal risultato finale con quel -12 fin troppo penalizzante se si considera l’andamento globale della gara”.
Uno svantaggio in doppia cifra che peserà anche nel computo differenza canestri tra andata e ritorno…
“Vero: purtroppo non siamo riuscite a mantenere il giusto controllo sul punteggio e negli ultimi minuti, un po’ per la stanchezza, un po’ per le rotazioni corte in alcuni ruoli, un po’ per mancanza di lucidità, abbiamo subito un parziale che ha allargato il divario. Però, il gironcino dei playout è appena cominciato e noi confidiamo di poterci riprendere in fretta e poter arrivare alla fine senza la necessità di fare complicati calcoli”.
Parlando di te: come valuti la tua stagione?
“Finora do un giudizio in chiaro scuro, sia perché l’impatto con la categoria, per me che arrivavo da una serie C di basso livello, è stato duro da assorbire; sia perché dal punto di vista fisico ho avuto diversi problemi che mi hanno limitato nel rendimento. Però, la serie B è un bel campionato, competitivo, più che gradevole nella struttura generale, con una buona organizzazione, in cui si fanno le cose seriamente e con il giusto mix tra talento e fisicità. Insomma: un bel banco di prova soprattutto per ragazze giovani come me (Michela è classe ’96, ndr) o come tante mie compagne alla prima esperienza vera tra le senior”.
Su chi pensate di fare la vostra corsa-salvezza o, in altri termini, chi contate di mettervi alle spalle?
“Il nostro girone è davvero equilibrato e, al momento, non credo sia possibile fare previsioni: c’è solo da giocare e farlo al massimo dell’intensità. Poi, vista la classifica della stagione regolare, ho ragione di credere che le nostre avversarie penseranno alla Pro Patria come vittima sacrificale, squadra da tenere dietro e già destinata ad un destino infausto. Invece, di sicuro, lotteremo come belve per conquistare una salvezza che, pur tra alti e bassi frutto di infortuni e della scarsa esperienza collettiva, nel corso della stagione abbiamo dimostrato di meritare. Proprio per queste ragioni, che ci danno carica e motivazioni sarà bello e motivante smentire chi ci pronostica già con un piede in serie C e, alla faccia loro, restare in categoria partendo – conclude Monticelli – dal portare a casa il primo referto rosa, domani sera, contro Villasanta. Provarci con tutte le forza – conclude Michela -, sarà un dovere”.
SERIE B – PLAYOUT

RISULTATI PRIMA GIORNATA
Brescia-HUPAC Pro Patria 57-49
Villasanta-Trescore 48-28
CLASSIFICA
Brescia e Villasanta 2, HUPAC e Trescore 0.
SECONDA GIORNATA
HUPAC-Villasanta (sabato 29 ore 21)
Trescore-Brescia (domenica 30 ore 18)

 Massimo Turconi