La più classica delle partite “o la va o la spacca”. La più classica delle gare “o ci sei o sei fuori”. Non ci sono altre scelte nel caso in cui l’Hupac Pro Patria domenica pomeriggio non riuscisse a battere Trescore Balneario (al PalaFerrini, salto a due ore 18)
Non ci sarà nè domani, nè futuro perchè, con un’altra sconfitta dopo essere partiti 0 vinte e 2 perse in un gironcino con sei partite, solo un miracolo e una straordinaria irripetibile concatenazione di eventi potrebbe salvare il gruppo allenato da coach Paolo Caserini.
“Lo sappiamo e siamo perfettamente consapevoli di essere già con le spalle al muro: strette in un angolo e – dice Barbara Pogliana, espertissima ala piccola della Pro Patria – senza altre via d’uscita: o la prima vittoria in questi playout e quindi ancora speranze da coltivare o un quasi certo “ciaone” alla categoria”.
Ti aspettavi questi epilogo?
“Devo essere sincera: no, mai nella vita – risponde secca Pogliana -. Continuo infatti a pensare che il nostro gruppo sia piano del talento individuale e delle qualità espresse da ogni singola giocatrice non abbia davvero nulla da invidiare a gran parte delle nostre avversarie. Tuttavia a questa considerazione che ritengo sia un dato oggettivo e incontrovertibile, bisogna anche aggiungere che solo in poche esaltanti occasioni, o limitatamente a brevi periodi, siamo state capaci di unire i nostri talenti ed esprimerli in termini compiuti come squadra”.
Cosa non ha funzionato?
“Dal mio punto di vista abbiamo pagato, purtroppo tutte insieme, alcune incongruenze: squadra giovane con pochissima esperienza a livello senior; la fatica nel costruire un amalgama nuovo ed efficace; nuovo allenatore con un sistema di gioco differente rispetto allo scorso anno; alcuni seri infortuni in momenti delicati e, più di tutto, la scarsa abitudine a giocare e interpretare i momenti caldi della partita. Le mie compagne più giovani, tutte brave, con ottime doti fisiche e atletiche e ben preparate dal punto di vista dei fondamentali, hanno pagato a carissimo prezzo questo aspetto e, non a caso, tante partite sono finite nelle mani di avversarie che rispetto a noi hanno avuto un solo merito: dimostrarsi più scaltre e più “sgamate” nei finali infuocati”.
Sentimento prevalente?
“Premessa: pensandola in modo diverso rispetto a qualche mia compagna, dico che la nostra squadra non è scarsa e a rinforzare questa mia affermazione ci sono state nel corso dell’annata tante ottime prestazioni. Partite vinte anche contro squadra d’alta classifica che, se fossimo state davvero scarse, non avremmo nemmeno potuto giocare. Quindi, oggi il sentimento più presente è certamente il rammarico perchè, lo ripeto, nel corso della mia ormai lunga carriera ho militato in formazioni più povere in termini di entusiasmo e qualità tecniche, ma più fornite delle uniche cose che si guadagnano solo col tempo: l’esperienza e il modo di stare in campo. In poche parola però esaustive del concetto: massima attenzione ai dettagli. Concludo questa ragionamento dicendo che sono la prima fare il “mea culpa” poichè, come giocatrice “anziana”, avrei dovuto dare di più in termini di presenza mentale a sostegno della squadra, per ribadire il rispetto di una disciplina in spogliatoio e in campo e, infine, anche per regalare qualche sorriso in più a compagne di squadre più giovani che, forse, sono state lasciate un po’ sole e alla deriva”.
Definisci meglio il senso di “dettagli”?
“Tecnicamente il tutto si può riassumere in poche cose: maggior coesione in attacco; grandissima enfasi sui rimbalzi perchè troppe gare sono state decise dai secondi tiri conquistati dalle nostre rivali e, infine, concentrazione non sempre ottimale nel gestire i possessi che contavano davvero”.
Fin qui hai descritto il “quaderno dei dolori”, ma davanti c’è ancora qualcosa?
“Ci sono quattro partite in cui dovremo scendere in campo solo per vincere sia perchè abbiamo le qualità per riuscirci, sia perchè sarebbe indecoroso e profondamente ingiusto, verso noi stesse e verso il club, mollare proprio adesso. Certo, riconosco che l’atmosfera che si respira in questi giorni sembra da “de profundis” ma – conclude fiduciosa Barbara “Happy Days” Pogliana -, sono convinta che basterà una vittoria contro Trescore per rianimare tutte quante…”.

 

SERIE B – PLAYOUT
RISULTATI SECONDA GIORNATA
Hupac Pro Patria-Villasanta 45-52
Trescore-Brescia 48-39
CLASSIFICA
Villasanta 4; Brescia, Trescore 2; Hupac Pro Patria 0
TERZA GIORNATA
Hupac-Trescore (domenica ore 18)
Villasanta-Brescia (domenica ore 20.30)

Massimo Turconi
(foto Giovanni Garavaglia)