Gallaratese classe 1999, Pietro Martinoia è un giovane promettente in forza alla Varesina che ha scavalcato le gerarchie prematuramente passando dal settore giovanile alla prima squadra dove si è distinto nell’ultimo periodo.

La compagine rossoblù insegue la salvezza e domenica, nell’ultimo turno della stagione regolare, affronta lo scontro diretto col Pinerolo con l’obiettivo di mantenere la miglior posizione in ottica playout. “Siamo reduci da una vittoria nell’altro scontro diretto che ci ha dato grande entusiasmo – le parole del giocatore -. Adesso vogliamo continuare a far bene e mantenere quella posizione in classifica. Disputare i playout con la miglior posizione è un vantaggio non da poco. Il clima adesso è molto più positivo e ci voleva perché ci mancava da un po’”.

Sul Pinerolo, avversario di turno il diciottenne dice: “E’ la nostra finale, la partita più importante dell’anno. Purtroppo non si tratta di un avversario facile perché a sua volta insegue la permanenza in D. All’andata andò male, speriamo di vendicarci. Vogliamo un risultato positivo”.

Questo il suo bilancio stagionale: “Mi sono sempre allenato con la prima squadra, ma giocavo con la Juniores. Credo di aver fatto abbastanza bene, sono felice di aver racimolato qualche minuto in prima squadra”.
Il giocatore si è tolto la soddisfazione di scendere in campo al “Franco Ossola” contro il Varese: “Non mi aspettavo assolutamente di giocare quella partita e per me è stata una grande sorpresa. Pensavo addirittura di andare in tribuna. Purtroppo il risultato non ci ha sorriso, ma l’emozione di quella sera resta”.

Martinoia ci racconta i suoi inizi: “Alle elementari giocavo con il Don Bosco di Bodio Lomnago. Poi sono passato alla Vergiatese con i provinciali e successivamente i Regionali B; poi lo scorso anno sono arrivato agli Allievi provinciali della Varesina prima di passare in Juniores. Ritrovarmi in Serie D è una grande soddisfazione”.
E i sogni? “Penso al calcio, ma non trascuro la scuola. Frequento il quarto anno del liceo scientifico di Varese”.

Elisa Cascioli