Nel bel mezzo del marasma societario ecco che arriva l’ennesimo guaio in casa Varese. Come se non bastassero le liti interne che rischiano di trasformarsi in vere e proprie guerre tra fazioni, maggioranza vs minoranza, perdura la crisi finanziaria del club in debito anche con l’Aspem, la società varesina fornitrice dell’acqua che stamattina è intervenuta chiudendo letteralmente i rubinetti dello stadio.

La morosità che ha portato a staccare i contatori sarebbe di circa 20mila euro, una cifra che non fa riferimento solo alla stagione appena conclusa, ma anche a quella precedente.
I bambini del Varese che si allenano allo stadio non potranno usufruire delle docce, così come non c’è acqua nei bagni dell’impianto. Sono state avvisate del disservizio anche le squadre di calcetto che hanno affittato il campo sintetico “Speroni”.

In sede biancorossa non c’è allarmismo, sembra che la soluzione si sia già trovata attraverso una rateizzazione proposta dallo stesso ente erogatore. Le parti si sarebbero già incontrate e il servizio sarà ripristinato appena decorsi i tempi tecnici, ma la figuraccia oramai è stata fatta. Pensarci prima?

e.c.