Protagonista tra i pali nel trionfale campionato dello scorso anno, comparsa silenziosa in questa stagione in Serie D. Il portiere del Varese, Claudio Bordin, ha la sfortuna di essere nato nel 1995 e dunque, da quest’anno, di non essere più considerato Under. Il regolamento impone alle squadre di schierarne quattro in campo: un ’98, due ’97 e un ’96 e la maggior parte delle squadre opta per il portiere giovane. Tra queste anche il Varese che sul mercato estivo ha pescato l’ottimo Marco Pissardo, classe ’98, scuola Inter, vera e propria promessa.

Quella di quest’ultimo è stata una stagione in crescendo. Si è messo in mostra in positivo e l’unico errore in tante partite lo ha commesso domenica scorsa. Dopo il giallo per perdita di tempo, nei minuti finali si è beccato la seconda ammonizione per aver reagito nei confronti di un avversario. L’arbitro così ha estratto il rosso e dalla panchina si è alzato Bordin (non c’era il ’97 Grillo influenzato).

“La partita era quasi finita e non mi aspettavo potesse succedere una cosa del genere – racconta Claudio -. Marco (Pissardo ndr) secondo me non ha fatto nulla di male e la decisione dell’arbitro mi è sembrata eccessiva. Sono entrato senza riscaldamento, a freddo, ma non ho avuto timore”.

bordinPer l’estremo difensore “è stato bello tornare in campo e mi ha fatto un po’ un effetto strano, ma noi viviamo di questo e ho trovato subito la concentrazione. Le distanze, la tensione della partita ovviamente un po’ mancano, ma mi alleno dando sempre il massimo”. Un aspetto che ha confermato sia il preparatore dei portieri Oscar Verderame sia l’allenatore Francesco Baiano, domenica scorsa. “Bordin lavora come un professionista e lo reputo uno dei migliori portieri della categoria – sono state le sue parole -. Purtroppo il regolamento lo penalizza e credo sia un’assurdità doverlo considerare ‘vecchio’ a 22 anni”.

“Ringrazio il mister e i complimenti mi fanno piacere – dice Bordin -. Sono contento pensino questo di me; la loro stima è la cosa più importante. Il regolamento? Sapevo che poteva essere un anno di sacrifici e alla fine vivo serenamente. Sto lavorando tanto, mi trovo molto bene con Pissardo e sono contento stia facendo bene. Ci chiamamio spesso, ci diamo consigli, abbiamo un ottimo rapporto. L’importante è che vinca la squadra, il gruppo viene prima dell’io. Non posso dire che non soffriro la situazione perché sarebbe non umano, però la vivo con serenità. Se prendo un impegno lo porto avanti sino alla fine”.

Domenica, considerata la squalifica di Pissardo, potrebbe esserci il suo ritorno da titolare tra i pali nel big match contro la Caronnese. In questo caso però Baiano dovrà inserire un Under tra i giocatori di movimento: il candidato principale è il ’96 Simonetto in difesa. L’altra soluzione è optare per il portiere ’97 Grillo, arrivato a gennaio.
“Staremo a vedere, io ci spero e sono pronto. Mi sono sempre allenato e se ne avrà bisogno il mister potrà contare su di me” commeta l’ex Inveruno.

Questo il suo commento sulla Caronnese: “Una squadra tosta, quadrata che all’andata ci ha messo in difficoltà. Insieme al Chieri è quella che mi ha più impressionato. Dobbiamo stare attenti e speriamo in una vittoria che in casa ci manca da un po’. Siamo in vetta alla classifica e a questo punto chi sbaglia di meno porta a casa il campionato”.

Elisa Cascioli