“Come prendere la macchina, tirarla a 200 chilometri orari e farla schiantare contro un muro. Come finire sciaguratamente sugli scogli nonostante davanti ci sia il mare aperto. Come suicidarsi cestisticamente in modo collettivo”.
Thomas Valentino, presidente del Basket Gallarate nonché mio compagno di viaggio per l’intera serie playoff della sua squadra, non gira intorno alle frasi per descrivere la sconfitta (67-64) subita dai suoi in gara-2 e, con altrettanta chiarezza, punta sparato al cuore del problema: “In gara-2 abbiamo avuto una fottuta paura di vincere e – dice Valentino -, pur avendo la partita saldamente fra le mani, vedi vantaggio di 9 punti al 36°con palla in mano ci siamo tagliati la gola con le nostre mani. Oppure, detta in altre termini, ce la siamo fatta addosso buttando alle ortiche prima un match sostanzialmente dominato poi decisamente regalato aprendo la strada al clamoroso recupero di Viadana che, nei fatti, ha messo la testa avanti solo a 10 secondi dalla sirena finale”.

Beffa amarissima, nata come?
“Certamente dall’insicurezza mentale che negli ultimi giri d’orologio – spiega Thomas- ha disintegrato tutte le cose buone prodotte fino a quel momento. Viadana, infatti, sempre sotto nel punteggio ha provato giustamente una tattica speculativa e attendista rispetto alla quale noi non siamo stati in grado di reagire bloccandoci sotto tutti i punti di vista. In attacco abbiamo ostinatamente sbattuto la testa contro un’area strapiena quando, forse, probabile, sarebbero state sufficienti un paio di conclusioni perimetrali per portare a casa la partita senza patemi. In difesa, invece, abbiamo mollato le redini troppo precocemente subendo un parziale di 7-0 in quaranta secondi. Il break ha galvanizzato i viadanesi e mandato nel panico i miei giocatori che da lì in poi si sono smarriti. Tutto ciò, con la “farcitura” della direzione arbitrale che, per usare un eufemismo, non solo non ha azzeccato un fischio, ma in un finale convulso ne ha pure “pescati” un paio piuttosto “strani”. Quindi, adesso con grande rabbia, rammarico e disappunto in corpo andiamo verso uno spareggio che, con un pizzico di serenità in più, ci saremmo tranquillamente evitati anche perché, mi ripeto, sotto il profilo tecnico non c’è stata gara. Noi, infatti, pur non brillando, per tre quarti abbondanti abbiamo gestito a piacimento ritmo e situazioni tattiche. Peccato solo per le brutte percentuali dal campo, per una insolita imprecisione ai tiri liberi e – conclude ironicamente – per altri quattro giorni di clausura (ma spero che siano proprio gli ultimi…), che dovrò sopportare prima di far esplodere la mia, anzi, nostra gioia e quella di un’intera città”.

 

Viadana Basket-Saf.Co. Gallarate 67-64  (20-24) (35-39) (48-48)
VIADANA: Bignotti 5, Altimani 13, Paulig 14, Colla 11, Prati 1, Rossi 4, Cacciavillani 9, Maione 10, Neri, Monticelli, Gardani, Frisullo. All. Tellini
SAF.CO.: Quaglia, Tomasini, Gatto, Ferrario, Bolzonella 2, Fogato 10, Ciardello 16, Anzini, Picotti 3, Fedrigo 8, Pariani 8, Puricelli 6. All. Ferri

SERIE C2 – FINALE PLAYOFF
GARA 2
Viadana Basket-Saf.Co. Gallarate 67-64

SERIE 1-1
GARA 3: domenica 04 giugno ore 21

Massimo Turconi