E’ raggiante Attilio Caja al termine del derby: “Ovviamente, è banale dirlo, ma siamo molto contenti del risultato. Siamo andati oltre ai sogni, volevamo una partita di grande impatto fisico e così è stato. Pelle, Avramovic e Ferrero sono stati bravi a trasmettere alla squadra il valore del derby che abbiamo affrontato con la faccia giusta dall’inizio alla fine. Questa gara deve essere una buona base di partenza per il futuro, conosciamo i nostri pregi e i nostri difetti, con questa voglia di giocare e di affrontare le partite con questa faccia possiamo andare lontano. Anche dalla panchina sono arrivati aiuti importanti. Voglio dedicare questa vittoria ai nostri tifosi che sentono il derby e noi siamo felici di averlo vinto così soprattutto per loro”.

Il Coach di Cantù Marco Sodini è realista e fa autocritica: “C’è poco da dire, siamo stati al passo con Varese per cinque, sei minuti non di più. Ci siamo preparati per reggere il ritmo ma in realtà non ce l’abbiamo fatta. Abbiamo avuto troppe difficoltà e manifestato tutte le nostre lacune. Io per primo ho sbagliato anche un po’ le rotazioni e da questo punto di vista devo crescere molto. Faccio i complimenti ad Attilio Caja, un grande lavoratore che riesce a dare qualcosa in più alle sue squadre. I punti che ci sono stati di distanza alla fine tra le due formazioni ritengo che siano reali, nessuno dei miei ha fatto malissimo e quindi la differenza tra le due squadre è proprio questa. Chiedo scusa ai nostri tifosi non si può perdere un derby di trenta punti, non lo meritano. Lo ripeto, la colpa è soprattutto mia. Voltiamo pagina e pensiamo al più presto alle prossime partire”.

 

Michele Marocco

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