Carate Brianza si trova in provincia di Monza e Brianza e fa parte del Parco regionale della Valle del Lambro, fiume che percorre il territorio lombardo. Si racconta che sia stata uno dei luoghi  preferiti dalla regina Teodolinda, durante la dominazione longobarda. Nel X secolo a difendere la città era stato costruito un castello, per volere della nobile famiglia “De Carate”, da cui prende il nome. Il territorio ha ospitato numerose industrie e fabbriche tessili che hanno agevolato lo sviluppo economico e consentito guadagni grazie alla produzione tessile, che nel 1869 hanno incentivato i borghi limitrofi all’unione, in un unico comune quello di Carate Brianza. Nel XVI secolo la cittadina è sede di villeggiatura per le nobili famiglie milanesi, che trovavano nella natura del territorio una ottima locazione per sfuggire all’incessante trambusto della grande Milano.

La squadra di calcio più importante della città milita nel campionato di serie D si chiama Unione Sportiva Folgore Caratese. Viene fondata nel 1908, sorge come polisportiva ed inaugura la sezione calcistica alla vigilia dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. La chiamata alle armi porta via molti atleti, i reduci del conflitto ricompongono la società ed inaugurano nel 1919 il Campo Sportivo detto Stadio dei Mulini, in località Agliate. All’inizio era un piccolo impianto che ospitava i pochi atleti rimasti e che volevano dare sfogo alle loro energie con il calcio. Viene in seguito adeguato alle normative della FIGC per consentire l’ingresso della Caratese al Campionato di Terza Categoria. Nella Fossa si possono allenate anche i ciclisti e i ragazzi di atletica.

Nel 1937-38 la Caratese arriva anche in serie C. Il nuovo millennio vede il ritorno in D dopo alcune stagioni in Eccellenza. Nel 2011 le due realtà locali più importanti decidono di unirsi per formare una squadra più forte e combattiva. L’Unione Sportiva Caratese e la Folgore Verano si fondono nell’U.S. Folgore Caratese, gestita dalla Presidentessa Raffaella Viganò. La squadra veste i colori granata in trasferta e azzurri in casa. Passando da Carate Brianza è inevitabile fermarsi ad assaporare i piatti locali, poveri e saporiti, gli stessi che hanno accompagnato gli atleti nel difficile periodo della guerra. A cominciare dalla polenta.

Simona Romaniello